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Birmania: Suu Kyi accolta da birmani in festa a Bangkok

(Keystone-ATS) È stata un’accoglienza da rockstar, come è capitato ad Aung San Suu Kyi in tutta la recente campagna elettorale; ma la leader dell’opposizione birmana – impegnata nel suo primo viaggio all’estero dopo 24 anni – stavolta ha ricevuto l’abbraccio trionfale di un migliaio di birmani in festa alla periferia di Bangkok, promettendo di “fare del suo meglio” per regolarizzare il loro status in un paese che li sfrutta come lavoratori a basso costo, spesso senza nessuna garanzia legale.

Per Suu Kyi, arrivata ieri sera in Thailandia, l’incontro con i suoi connazionali nella provincia di Samut Sakhon – dove si calcola lavorino 300’000 birmani – è stato il primo di una giornata che l’ha vista visitare anche una fabbrica a Minburi, alla periferia di Bangkok. Successivamente ha incontrato il leader dell’opposizione thailandese Abhisit Vejjajiva presso l’hotel Shangri-La, dove da domani il premio Nobel per la Pace parteciperà a un vertice del World Economic Forum (Wef).

Il bagno di folla dei lavoratori di Samut Sakhon conferma l’amore sconfinato dei birmani per “Mamma Suu”, come l’hanno chiamata anche oggi augurandole “lunga vita” in slogan scanditi all’unisono. La promessa di Suu Kyi dà speranza agli oltre 2 milioni di birmani che si stima vivano in Thailandia, molto spesso non in regola con i documenti e in condizioni di semi-schiavitù in settori dove scarseggia la forza lavoro locale.

Dopo aver parlato alla folla, la leader birmana si è intrattenuta di persona con attivisti per i diritti dei migranti, ascoltando le storie individuali di alcuni lavoratori.

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