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Blatter: diritti televisivi ceduti a Warner a prezzo troppo basso

(Keystone-ATS) Il presidente della FIFA, Joseph Blatter, ha ceduto nel 2005 diritti televisivi per 600’000 dollari al presidente della Confederazione di football dell’America del Nord, dell’America centrale e dei Caraibi (Concacaf) Jack Warner.

L’informazione è stata diffusa ieri sera dalla trasmissione della TV svizzerotedesca SRF “10vor10”, secondo cui si tratterebbe di un prezzo al di sotto del valore di mercato.

Stando a contratto di vendita mostrato nel corso della trasmissione, i diritti televisivi per la Coppa del mondo di calcio del 2010 in Sudafrica sono stati ceduti per 250’000 dollari, mentre quelli per i mondiali dello scorso anno in Brasile per 350’000 dollari a Warner, che all’epoca della transazione era, oltre che presidente della Concacaf, anche vicepresidente della FIFA.

Il contratto è stato firmato il 12 settembre 2005 unicamente da Blatter per la FIFA e da Warner per la Concacaf. Secondo il “paladino dello sport pulito” Jaimie Fuller, ospite di “10vor10”, l’ammontare riscosso per i diritti televisivi è decisamente troppo basso. “È circa il 5% del reale valore di mercato”, ha affermato l’australiano che ha lanciato “New FIFA Now”, un movimento che chiede più trasparenza in seno all’associazione sportiva. Secondo Fuller è la prima volta che il nome di Blatter appare direttamente su un documento.

Secondo la professoressa di diritto Monika Roth, anch’essa ospite dell’emissione televisiva, il comportamento di Sepp Blatter potrebbe essere di competenza del diritto penale: si tratterebbe di appropriazione indebita. Bisognerà tuttavia chiarire se i diritti televisivi siano stati venduti a un prezzo favorevole o secondo le corrette tariffe di mercato.

Quello dell’appropriazione indebita è un reato ufficiale, ha aggiunto la Roth: “ciò significa che il procuratore deve avviare un procedimento penale” e sarebbe compito del Ministero pubblico della Confederazione. La Procura federale, interpellata da “10vor10”, non ha voluto esprimersi in merito. Anche la FIFA ha rifiutato di commentare i fatti.

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