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BNS: perdita di 38,2 miliardi nel primo trimestre

Perdita ingente per la BNS nel primo trimestre (foto d'archivio) KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) La Banca nazionale svizzera (BNS) ha registrato una perdita di 38,2 miliardi di franchi nel primo trimestre a causa del difficile contesto dei mercati finanziari dovuto alla crisi del coronavirus e al conseguente aumento del valore del franco.

Il risultato è dovuto principalmente alle posizioni in valuta estera, che hanno comportato una perdita di 41,2 miliardi di franchi, ha comunicato oggi la BNS.

In particolare il contesto borsistico negativo ha determinato una perdita di 31,9 miliardi su titoli e strumenti di capitale, mentre le perdite di cambio si sono attestate complessivamente a 17,1 miliardi di franchi. Su titoli e strumenti di debito è risultata per contro una plusvalenza di 5,1 miliardi. I proventi per interessi e i dividendi sono ammontati rispettivamente a 2,1 e a 0,7 miliardi di franchi.

Sulle riserve auree, la cui quantità è rimasta invariata, è risultata una plusvalenza di 2,8 miliardi di franchi. A fine marzo il prezzo di un chilogrammo di oro era pari a 49’923 franchi, a fronte di 47’222 franchi a fine dicembre. Da parte sua l’utile sulle posizioni in franchi si è attestato a 267,1 milioni di franchi e risulta principalmente dagli interessi negativi applicati agli averi in conto giro.

Una forte perdita trimestrale era prevista, ma è superiore alle attese: gli economisti di UBS prospettavano ad esempio un rosso di 30 miliardi.

Poiché dipende prevalentemente dall’andamento dei mercati dell’oro, dei cambi e dei capitali – viene ricordato -, il risultato della Banca nazionale è soggetto a forti oscillazioni che rendono difficile trarre conclusioni per il risultato dell’intero esercizio.

Nel primo trimestre dello scorso anno la BNS aveva ancora realizzato un utile di 30,7 miliardi di franchi mentre per l’intero 2019 era stata registrata un’eccedenza di 48,9 miliardi.

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