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BNS stila bilancio positivo dopo sei mesi di tassi negativi

(Keystone-ATS) A sei mesi dall’introduzione di tassi negativi la Banca nazionale svizzera (BNS) stila un bilancio positivo: stando al membro della direzione dell’istituto Fritz Zurbrügg lo strumento dei tassi d’interesse si è dimostrato efficace anche in campo negativo.

I tassi negativi rivestono attualmente uno scopo molto importante della politica monetaria e dovrebbero contribuire all’indebolimento del franco.

“Come voluto il tasso negativo si è trasmesso dal mercato valutario a quello dei capitali”, ha dichiarato Zurbrügg davanti ai media a Berna. Il mercato delle divise funziona bene anche con i tassi negativi: l’attività di commercio delle valute continua ad essere inferiore rispetto a prima della crisi finanziaria, ma si è un po’ ravvivato.

Con interessi più bassi per tutte le scadenze il tasso negativo ha anche contribuito ad accrescere nuovamente la tradizionale differenza con altri paesi, che in precedenza si era fortemente ridotta.

“La differenza degli interessi sui mercati valutari e dei capitali è oggi maggiore che senza i tassi negativi”, ha ancora affermato Zurbrügg. Tuttavia si situa ancora chiaramente al di sotto della media pluriennale, visto che i tassi d’interesse all’estero erano scesi in maniera più forte che in Svizzera durante la crisi finanziaria. Secondo la BNS una maggiore differenza contribuisce a rendere meno attrattivi gli investimenti in franchi rispetto a quelli in euro e altre valute.

Mentre gli interessi sono calati sui mercati delle divise e dei capitali a causa dei tassi negativi, quelli per le ipoteche non sono diminuiti allo stesso modo. Per le ipoteche a media-lunga scadenza gli interessi sono perfino lievemente cresciuti rispetto a inizio anno. Stando a Zurbrügg la diversa evoluzione è dovuta soprattutto al fatto che una parte importante dei costi di rifinanziamento delle banche è costituita da interessi sui risparmi, che a differenza di quelli sui mercati valutari non sono scesi sotto zero.

Secondo il membro della direzione della BNS i timori che i tassi negativi potessero condurre a un forte calo dei tassi d’interesse delle ipoteche e quindi a un aumento dei relativi crediti finora non si sono confermati.

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