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Boeing: Faa conosceva rischi dopo primo schianto 737 Max

L'autorità di controllo dei voli americani autorizzò i jet 737 Max della Boeing a volare nonostante fosse a conoscenza dell'alto rischio di incidente. KEYSTONE/EPA/ANDY RAIN sda-ats

(Keystone-ATS) L’autorità di controllo dei voli americani autorizzò i jet 737 Max della Boeing a volare dopo il primo schianto di un apparecchio in Indonesia nonostante fosse a conoscenza dell’alto rischio di incidente.

Lo rivela un’indagine interna di Faa (la Federal Aviation Administration, l’ente volo americano) che verrà presentata oggi in una udienza alla Camera.

L’intervento dello stesso ente si rivelò inadeguato dopo il secondo schianto, questa volta in Etiopia, e in seguito al quale la flotta di 737 Max fu lasciata a terra a livello globale.

L’indagine interna della Federal Aviation Administration rivela anche che senza un intervento avrebbero potuto verificarsi incidenti fatali ogni due o tre anni. In particolare l’analisi ha stimato che si sarebbero potuti verificare fino a 15 incidenti catastrofici durante il periodo di vita della flotta di Max della Boeing (tra i 30 ed i 40 anni) in assenza di modifiche ad un particolare sistema di controllo automatico del volo.

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