Prospettive svizzere in 10 lingue

Bombe contro Borussia per speculare in borsa, arrestato

Il luogo dell'attentato KEYSTONE/AP/MARTIN MEISSNER sda-ats

(Keystone-ATS) Le bombe contro il Borussia Dortmund servivano a speculare in borsa. Una strage avrebbe fatto lievitare i profitti sul mercato. Sarebbe questo il movente di Sergej W., 28 anni, nato in Russia, in Germania dal 2003 e in possesso anche della cittadinanza tedesca.

Il giovane è stato fatto arrestare oggi dalla Procura di Karlsruhe con l’accusa di essere responsabile dell’attentato alla squadra, in cui è rimasto ferito Marc Bartra l’11 aprile, a pochi minuti dalla partita col Monaco, a Dortmund. Risponde di tentato omicidio, di aver provocato una esplosione e di lesioni dolose.

Gli indizi finti sull’ispirazione islamica dell’attacco dovevano depistare gli investigatori. E quello che per giorni è stato considerato un possibile attentato dell’Isis – anche se la possibile matrice fondamentalista dell’attacco era stata messa da parte negli ultimi giorni – sarebbe invece il frutto di un disegno criminale, che nessuno avrebbe mai immaginato.

Stando alla ricostruzione degli inquirenti, Sergej W. avrebbe acquistato un pacchetto di 15 mila opzioni (cosiddette put-opzioni) per il valore di 78 mila euro, scommettendo, di fatto, sul crollo delle azioni della società calcistica. “Il suo profitto sarebbe tanto maggiore quanto maggiore la perdita sui titoli della squadra”, hanno spiegato in Procura, dove però non sono state rivelate le cifre dell’azzardo. Per la Bild, che ha riportato le notizie sulle indagini, il giovane avrebbe potuto “vincere” fino a 3,9 milioni di euro.

Nella ricostruzione della dinamica, decisiva è stata l’informazione ricevuta dalla Comdirect, filiale di Commerzbank, attraverso la quale era stato fatto l’acquisto dei derivati due giorni prima dell’attentato, con un accesso on line. La banca aveva ritenuto l’operazione finanziaria sospetta e avanzato l’ipotesi di riciclaggio nei suoi confronti.

Il giovane aveva prenotato una stanza all’hotel Maritim da metà marzo per il 9 aprile, due giorni prima dell’attentato: requisito richiesto l’affaccio sulla strada, dove poi sarebbe avvenuta l’esplosione. E qui, all’hotel L’Arrivee, si è lasciato interrogare dagli addetti alle indagini come tutti gli altri ospiti dell’albergo in cui alloggiava la squadra, la sera delle tre esplosioni che hanno intercettato il bus su cui si trovavano i giocatori.

A quanto pare senza perdere la calma. Avrebbe agito da solo, essendo peraltro in grado di costruire una bomba grazie alla formazione da elettricista, che gli aveva portato anche un premio nel 2015, in un istituto professionale. Nei suoi calcoli, se i suoi ordigni avessero ferito pesantemente o addirittura ucciso i calciatori del Dortmund – la prima società calcistica entrata in borsa in Germania, nel 2000 – sarebbe diventato milionario.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR