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Borsa: deficit USA e produzione cinese frenano Europa

(Keystone-ATS) MILANO – Europa sotto scacco, frenata dal deficit commerciale Usa, salito contro ogni previsione a giugno del 19% a 49,9 miliardi di dollari, e dal rallentamento della produzione industriale cinese, cresciuta “solo” del 13,4% rispetto a un anno fa, segnando la variazione inferiore da 11 mesi a questa parte. Ha quindi prevalso di nuovo il pessimismo su tutto il Continente, che ha colpito maggiormente Milano e Madrid, entrambe in calo di oltre il 3%, a fronte di una media continentale di poco superiore al 2%, mandando in fumo oltre 103 miliardi di euro di capitalizzazione in poche ore.
Le vendite hanno colpito i listini a macchia di leopardo, puntando sui beni durevoli, come le auto e l’elettronica, e le materie prime, penalizzate dal dato cinese. In particolare ha sofferto Royal Philips (-4,9%), gigante degli elettrodomestici da cucina e da salotto, sulla piazza di Amsterdam. Segno meno anche per gli automobilistici Fiat (-4,91%), Porsche (-3,22%), Renault (-2,98%), Daimler (-2,51%), Volkswagen (-2,38%) e Bmw (-2,19%). In campo estrattivo-minerario vendite su Kloeckner (-5,89%), Kazakhmys (-5,88%), Vedanta (-4,96%) e Anglo American (-4,67%).
Ancora tensione su Tui Travel (-6,45%) a Londra, dopo il taglio della raccomandazione di Exane Bnp a ‘neutral’, a seguito del calo degli ordini registrato nel comparto turistico generato dalla crisi, mentre Air France ha ceduto il 4,81%, British Airways il 4,44% e Lufthansa il 3,17%. Pollice verso, tra le banche, per Lloyds (-6,78%), Intesa Sanpaolo (-6,01%) e Barclays (-6,01%), insieme a Bbva (-4,59%) e Ubs (-4,49%).
Sulla piazza di Madrid l’operazione su Abertis (-2,26%) non ha giovato nè il primo azionista, Criteria Caixa (-2,26%), nè Acs (-2,65%), che girerà il 25,83% del gruppo infrastrutturale ai fondi Cvc. Hanno affossato il produttore di software inglese Micro Focus International (-28,4%) le previsioni sull’intero esercizio, mentre in campo tecnologico hanno segnato il passo Asml Holding (-5,55%), Infineon (-4,89%), Stm (-4,86%) e Logitech (-4,29%), insieme a Alcatel-Lucent (-4,17%).

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