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Borsa svizzera: avvio in rialzo

(Keystone-ATS) Malgrado la debolezza delle piazze asiatiche, la Borsa svizzera ha aperto la seduta in rialzo. Verso le 09.20 l’indice SMI dei titoli guida segna 5198,58 punti, in aumento dell’1,08%. L’indice allargato SPI è a quota 4732,45 (+0,88%). Tutte le blue chip si muovono in territorio positivo.

Ieri si era verificato l’ennesimo scivolone in Europa. A Zurigo lo SMI aveva lasciato sul terreno il 4%. Sui mercati hanno continuato a pesare i timori di una recessione negli Stati Uniti e le preoccupazioni per la crisi del debito in Eurolandia. Una nuova ondata di vendite si era scatenata sulle banche, dopo le notizie di venerdì sera secondo le quali la Federal Housing Finance Agency (Fhfa), l’agenzia Usa che controlla Fannie Mae e Freddie Mac, cercherà di recuperare miliardi di dollari in un’azione legale che potrebbe coinvolgere 17 istituti, fra cui il Credit Suisse. Inoltre secondo la stampa domenicale il Dipartimento di giustizia americano ha ingiunto al Credit Suisse e a 9 altri istituti minori elvetici di fornire dati sui conti di contribuenti americani.

Ieri Wall Street è rimasta chiusa per festività. La Borsa di Tokyo stamane ha terminato gli scambi ai minimi di seduta, con il Nikkei in calo del 2,21% a 8590,57 punti.

Avvio leggermente negativo per Piazza Affari: il primo indice Ftse Mib segna una perdita dello 0,41%, l’Ftse It All-Share un calo dello 0,39%. A Londra l’indice Ftse-100 guadagna lo 0,22% e a Francoforte il Dax sale dello 0,53%, mentre a Parigi l’indice Cac è in calo marginale (-0,04%).

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