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Borsa svizzera: buono l’inizio nel 2010, SMI +1,31%

(Keystone-ATS) ZURIGO – Partenza decisamente positiva a inizio anno per la Borsa svizzera, in netto rialzo per tutta la seduta. Con uno sprint finale, l’indice principale SMI ha terminato a quota 6631,44 in crescita dell’1,31% rispetto alla chiusura del 30 dicembre. Ha così superato il massimo del 2009, segnato il 29 dicembre (6615,55 punti). L’indice allargato SPI è salito a quota 5703,14 (+1,36%).
I mercati nel pomeriggio sono stati spinti soprattutto dall’indice ISM, che monitora l’andamento del comparto manifatturiero negli Stati Uniti. Il barometro nel mese di dicembre è salito a 55,9 punti da 53,6 di novembre. Il dato è migliore delle stime degli economisti, che si aspettavano un rialzo a 54,3. Wall Street ha reagito con una forte progressione.
L’attenzione degli operatori era puntata sull’andamento dei titoli Novartis (-2,57% a 55,05 franchi) e Nestlé (+1,49% a 50,95 franchi). Il gruppo farmaceutico ha annunciato stamane l’acquisto dal gigante alimentare del 52% delle azioni del fabbricante americano di prodotti oftalmici Alcon, per un ammontare di 28,1 miliardi di dollari. Novartis porta così al 77% la propria partecipazione in Alcon. Stando alla Banca cantonale di Zurigo, il calo dell’azione Novartis è riconducibile a incertezze circa l’esito dell’offerta rivolta agli azionisti rimanenti.
Quanto a Roche – l’altro titolo difensivo di peso – è in progresso del 2,79% (a 180,7 franchi). Evolva, dopo la fusione con Arpida, ha firmato un accordo di collaborazione con Roche: le due società basilesi, sulla base della piattaforma tecnologica di Evolva, intendono sviluppare nuove sostanze attive per la cura delle malattie oncologiche e infettive. Roche ha anche fatto sapere di avere inoltrato all’EMEA, l’autorità sanitaria europea, una richiesta di omologazione allargata per il suo farmaco oncologico Xeloda.
Chiaramente positivi i titoli bancari, con Credit Suisse che è salito del 4,59% (a 53,55 franchi), l’UBS del 2,80% (a 16,50 franchi) e la Julius Bär dell’1,87% (a 37,06 franchi). Il Credit Suisse non ha risentito della denuncia collettiva inoltrata nello Stato americano dell’Idaho da alcuni investitori in complessi turistici, che si ritengono frodati. Essi chiedono risarcimenti per 24 miliardi di dollari.
Andamento favorevole anche per gli assicurativi, trainati da Swiss Life (+2,88% a 135,80 franchi). Swiss Re ha guadagnato il 2,38% (a 51,10 franchi) e Zurich Financial l’1,55% (a 230 franchi). Fra gli altri titoli si è messa in luce Lonza, che ha segnato un balzo del 6,16% (a 77,50 franchi). Bene anche Adecco (+2,54% a 58,50 franchi), Richemont (+2,33% a 35,54 franchi), Swatch Group (+2,18% a 267,60 franchi) e Synthes (+2% a 138 franchi). Oltre a Novartis, solo Syngenta è in flessione (-0,52% a 289,20 franchi).

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