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Borsa svizzera: c’è voglia di recupero

(Keystone-ATS) È scattata l’ora del recupero per la borsa svizzera, che come le altre piazze continentali scommette su un’apertura favorevole di Wall Street. Dopo un avvio in mini rialzo e lunghe ore trascorse in territorio negativo intorno alle 14.00 il mercato è tornato a guardare con più ottimismo al futuro. Alle 15.25 l’indice dei valori guida SMI segnava 8557,47 punti (+0,32% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in progressione dello 0,34% a 8474,05 punti.

Sul fronte interno gli occhi rimangono puntati su UBS (-0,90%), che ha presentato i risultati trimestrali superiori alle attese e ha annunciato un accordo fiscale in Germania. Il titolo è partito bene, ma ha poi bruscamente virato in negativo: pesano le incognite relative a vari contenziosi. Stanno acquistando vigore per contro gli altri due bancari, Credit Suisse (+0,12%) e Julius Bär (+0,35%), come pure gli assicurativi Swiss Re (+0,38%) e Zurich (+0,30%).

In ordine sparso continuano a presentarsi i titoli particolarmente sensibili alla congiuntura come ABB (-0,46%), Adecco (+0,94%), Geberit (+0,81%) e Holcim (+0,26%). Nel segmento del lusso Richemont (+0,40%) ha ridotto lo scarto nei confronti di Swatch (+0,73%).

Vendite sono segnalate su Nestlé (-0,14%) – che soffre per un commento negativo degli analisti di UBS – mentre meglio orientati sono gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+0,40%) e Roche (+0,53%): quest’ultima azienda ha ricevuto il via libera nell’Ue per il suo farmaco Gazyvaro.

Nel mercato allargato hanno informato sull’andamento degli affari di Also (-0,27%), Temenos (+4,26%) e AMS (+17,81%). Non è stata accolta bene, soprattutto inizialmente, la notizia di un rinvio della pubblicazione dei conti di Logitech (-0,72%).

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