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Borsa svizzera: chiude con SMI a +0,14%

(Keystone-ATS) Giornata contrastata per la Borsa svizzera, che dopo aver navigato a lungo in territorio negativo ha tentato il rimbalzo in finale di seduta chiudendo con l’indice SMI dei titoli guida in progresso dello 0,14% a 8’240.92 punti. Sopra la soglia della parità anche l’indice complessivo SPI, attestatosi in rialzo dello 0,10% a quota 7’838.90.

Dopo le sedute negative di ieri a Wall Street e in Asia, gli investitori sono rimasti prudenti. Gli effetti del taglio dei tassi decisi a sorpresa dalla Banca centrale europea sono svaniti come una bolla di sapone, senza contare che i dati migliori delle attese sul Pil negli Usa hanno alimentato il timore che la Federal Reserve possa tagliare le misure di stimolo alla crescita prima del previsto.

Nel frattempo è stato reso noto che in ottobre i posti di lavoro negli Stati Uniti sono cresciuti oltre le aspettative: 204.000 contro una stima di 120.000. Il tasso di disoccupazione è però salito, come previsto, al 7,3%. Per quanto riguarda la Svizzera la percentuale di senza lavoro, secondo quanto indicato dalla SECO, è progredita solo leggermente, passando dal 3,1% dal 3,0% di settembre, sostanzialmente per effetti stagionali.

Al centro dell’attenzione degli investitori vi è stata Richemont, che oggi ha annunciato di aver realizzato nel primo semestre dell’esercizio aziendale un utile netto in aumento del 10% a 1,185 miliardi di euro (1,46 miliardi di franchi). La prestazione non ha convinto gli analisti e il titolo in borsa ha perso lo 0,70% (a 92.35 franchi). Giù anche la concorrente Swatch (-1,30% a 567.50 franchi).

Negativi i bancari, con Credit Suisse che ha ceduto lo 0,78% (a 26.73 franchi) e Julius Bär che è arretrata dell’1,46% (a 42.47 franchi). Ha fatto meglio UBS (+0,30% a 16.75 franchi) che oggi ha fatto sapere di aver firmato un contratto per il riacquisto dalla BNS del fondo di stabilizzazione StabFund, creato nel bel mezzo della crisi dei “subprime” americani proprio per salvare il maggiore istituto bancario elvetico dalla bancarotta.

Piatto il gigante dell’alimentare Nestlé, che è rimasto invariato a 66.20 franchi. Novartis ha guadagnato lo 0,42% (a 70.95 franchi) e Roche lo 0,36% (a 251,70 franchi). In ordine sparso i titoli più esposti ai cicli congiunturali: ABB ha perso lo 0,52% (a 23.11 franchi) e Holcim lo 0,22% (a 68.10 franchi), mentre è risultata positiva Adecco (+1,74% a 70,15 franchi). In progressione anche Swiss Re (+1,60% a 82,75 franchi), Zurich Insurance (+0,60% a 249.90 franchi) e la sempre volatile Transocean (+2,39% a 48.36 franchi).

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