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Borsa svizzera: chiude in lieve rialzo, SMI +0,13%

(Keystone-ATS) I guadagni alla Borsa svizzera si sono assottigliati nel pomeriggio. L’indice dei titoli guida ha terminato la seduta a quota 6619,36, in aumento dello 0,13%. L’indice allargato SPI ha chiuso a 5962,11 punti (+0,16%).

I listini hanno perso velocità sulla scia dell’andamento degli indici Usa e con i dati macroeconomici americani sulla spesa edilizia inferiori alle attese degli analisti, mentre il presidente della Fed Ben Bernanke ha indicato un possibile “rialzo durevole” del prezzo del petrolio come una “minaccia per la crescita economica”. D’altro canto l’indice Ism, che monitora l’andamento del comparto manifatturiero negli Stati Uniti, è salito a febbraio a 61,4 da 60,8 di gennaio. Gli economisti si aspettavano un rialzo a 61,0 punti.

Stamane è stato comunicato il dato sulla crescita del Pil svizzero nel quarto trimestre (+0,9% rispetto al terzo trimestre, +3,1% su base annua), risultata superiore alle attese.

Buona la richiesta per i titoli legati al lusso, con Richemont in aumento dell’1,51% (a 53,95 franchi), e Swatch Group (+0,99% a 399,40 franchi). Secondo gli operatori, i due gruppi hanno beneficiato delle dichiarazioni positive di Nick Hayek, Ceo di Swatch Group, sull’andamento degli affari e dei buoni risultati di Luxottica.

Flessione invece per i titoli bancari, con UBS in calo dell’1,95% (a 18,09 franchi), il Credit Suisse dell’1,23% (a 42,45 franchi) e la Julius Bär dello 0,74% (a 41,34 franchi). In flessione anche gli assicurativi: Zurich Financial è arretrata dello 0,48% (a 268,40 franchi), Swiss Re dello 0,62% (a 56,55 franchi).

Giornata favorevole a Novartis, che è avanzata dell’1,92% (a 53,10 franchi). Hanno perso terreno invece rispetto alla mattinata Roche, che ha chiuso con un calo dello 0,21% (a 139,80 franchi), e Nestlé, ritornata però sopra la linea sul finale di seduta (+0,19% a 52,70 franchi). Fra le altre blue chip si è messa in luce Transocean, con un incremento del 2,82% (a 78,45 franchi).

Sul mercato allargato le cifre del 2010 di Sika (+2,71% a 2044 franchi) sono state accolte bene dagli investitori. Georg Fischer, in crescita stamane, ha invertito tendenza e ha chiuso con un calo dell’1,34% (a 516 franchi). Cammino inverso invece per GAM, in progressione dello 0,89% (a 16,95 franchi). Flessione del 2,88% per Kühne+Nagel (a 121,30 franchi). Anche queste altre tre società hanno pubblicato oggi il bilancio 2010.

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