Prospettive svizzere in 10 lingue

Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,04%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera chiude la sua prima settimana al ribasso dopo cinque positive consecutive con una seduta di piccolo cabotaggio: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 9’237.13 punti, in progressione dello 0,04% rispetto a ieri.

Il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,06% a 10’554,08 punti.

Il mercato era partito con il piede giusto, favorito dalle buone chiusure di Wall Street e dalle piazze asiatiche, nonché dalla prospettiva di un avanzamento della riforma fiscale negli Usa. A suscitare timori fra gli investitori rimane però la situazione in Catalogna: con l’approssimarsi del fine settimana nessuno ha voluto esporsi in modo eccessivo.

A pesare sul listino principale è stata comunque soprattutto Roche (-1,76% a 234,40 franchi): all’indomani della presentazione dei trimestrali HSBC e Deutsche Bank hanno abbassato l’obiettivo di corso. Hanno marciato sul posto gli altri due valori farmaceutici Novartis (+0,12% a 84,45 franchi) – che informerà martedì sull’andamento degli affari – e Lonza (+0,16% a 256,40 franchi). Un’ulteriore classica azione difensiva, Nestlé (-0,54% a 83,45 franchi), è scivolata all’indietro.

I riflettori erano peraltro oggi puntati su Swiss Re (+1,66% a 92,05 franchi), che ha presentato una prima stima dei costi – valutati a 3,6 miliardi di dollari – provocati dagli uragani nei Caraibi e negli Usa, nonché dai terremoti in Messico. Stando agli analisti la cifra è nell’ordine di quanto atteso e per di più catastrofi di questo tipo dovrebbero aprire la strada a un adattamento al rialzo dei premi, apparsi sotto pressione negli scorsi anni.

Bene orientati si sono rivelati anche gli altri due assicurativi Zurich (+1,12% a 297,60 franchi) – che in merito ai disastri aveva presentato i suoi dati ieri – e Swiss Life (+0,96% a 345,70 franchi). Nello stesso comparto finanziario hanno mostrato un certo vigore pure i bancari UBS (+1,54% a 17,12 franchi), Credit Suisse (+2,25% a 15,90 franchi) – si parla di acquisti speculativi in relazione all’ipotesi “spezzatino” avanzata dal fondo RBR – e Julius Bär (+1,22% a 58,20 franchi).

Il sole ha continuato a splendere anche sui valori più sensibili ai cicli economici come ABB (+0,97% a 24,99 franchi), Adecco (+1,12% a 76,95 franchi), LafargeHolcim (+1,51% a 57,30 franchi) e Sika (+1,06% a franchi), mentre si è smarcata Geberit (-0,67% a 461,30 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (+0,82% a 392,30 franchi) si è fatta preferire a Richemont (-0,17% a 88,10 franchi).

Swisscom (-0,14% a 495,80 franchi) ha comunicato, per bocca del suo CFO Mario Rossi, che non aumenterà il dividendo nei prossimi anni. Givaudan (+0,42% a 2163,00 franchi) ha da parte sua avviato un investimento da 100 milioni di franchi in Cina. Completa il quadro dei 20 titoli principali SGS (+0,26% a 2336,00 franchi).

Nel mercato allargato si è mossa bene Schmolz+Bickenbach (+3,37% a 0,92 franchi), favorita da un giudizio di UBS. GAM (+1,29% a 15,70 franchi) ha rimbalzato dopo le perdite di ieri. Ma la notizia del giorno è il probabile arrivo di una nuova matricola: il gruppo Poenina ha annunciato il prossimo sbarco in borsa.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR