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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,10%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso in lieve rialzo, nonostante il forte calo di Novartis dopo i conti 2015: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 8322,68 punti, su dello 0,10% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,19% a 8594,86 punti.

Il mercato è tuttora caratterizzato dal nervosismo e da un’elevata volatilità. Sorvegliato speciale rimane il prezzo del petrolio, che al momento si mantiene sopra l’importante soglia psicologica dei 30 dollari al barile, ma che presenta una tendenza al calo.

Molto attesi erano anche i risultati della prima seduta dell’anno della Federal Reserve americana. Non è previsto un mutamento dei tassi di interesse, ma grande attenzione sarà data alle indicazioni che la presidente Janet Yellen – a mercati europei chiusi – potrà fornire sul futuro della politica monetaria praticata dall’istituto.

Sul fronte interno l’attenzione era concentrata su Novartis (-3,71% a 80,55 franchi), che non ha convinto con le cifre relative all’esercizio 2015 e soprattutto con le prospettive future. Meglio orientati sono apparsi gli altri due pesi massimi difensivi, Roche (+1,02% a 268,40 franchi) – che domani presenterà a sua volta il bilancio – e Nestlé (+0,89% a 73,90 franchi).

In controtendenza rispetto al listino si è mossa Zurich (+1,49% a 225,10 franchi), dopo l’annuncio dell’arrivo del nuovo CEO Mario Greco. A sostenere l’azione non è tanto il nome del manager – che circolava da tempo – quanto il fatto che in tal modo si chiude una fase di incertezza. Invariata ha terminato per contro Swiss Re (a 92,65 franchi), mentre maggiore fiducia è stata concessa ai bancari UBS (+0,60% a 16,67 franchi), Credit Suisse (+1,19% a 17,90 franchi) e Julius Bär (+2,25% a 43,12 franchi).

In ordine sparso si sono presentati i titoli maggiormente dipendenti dalla congiuntura come ABB (+2,18% a 17,32 franchi), Adecco (-0,32% a 61,60 franchi), Geberit (+1,13% a 357,10 franchi) – che è stata favorita da una raccomandazione di HSBC – e LafargeHolcim (-1,22% a 43,15 franchi). Nel segmento del lusso Richemont (+2,26% a 65,65 franchi) si è rivelata più tonica di Swatch (+0,94% a 341,90 franchi).

Completano il quadro delle blue chip Actelion (+1,99% a 138,50 franchi), Givaudan (+0,59% a 1870,00 franchi), SGS (+0,67% a 1958,00 franchi), Swisscom (+1,55% a 498,60 franchi), Syngenta (+1,85% a 369,50 franchi) e Transocean (+3,06% a 10,09 franchi).

Nel mercato allargato hanno informato sull’andamento degli affari Lonza (+0,83% a 158,50 franchi), Hochdorf (-0,06% a 168,00 franchi) e Santhera (+3,51% a 76,75 franchi). Acquisti speculativi hanno interessato Kuoni (+3,99% a 313,00 franchi), sulla scia di voci che la vedono oggetto di un’acquisizione.

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