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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,13%

(Keystone-ATS) Inizio di settimana fiacco per la borsa svizzera che, complice la mancanza di stimoli, ha faticato a trovare un indirizzo preciso: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 6245,78 punti (+0,13% rispetto a venerdì), mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,27% a 5746,75 punti.

Il via libera deciso nel fine settimana dai ministri dell’UE a un nuovo credito alla Grecia, per un ammontare di 12 miliardi di euro, è stato considerato in modo positivo, ma era nelle attese. L’allentamento delle tensioni sul fronte del debito europeo aveva inoltre già favorito i corsi la settimana scorsa, con l’SMI in progressione del 4% e di nuovo oltre la soglia dei 6200 punti. Le incertezze peraltro rimangono: l’agenzia Standard & Poor’s ha espresso dubbi sulla proposta francese di prolungare i termini delle obbligazioni statali elleniche.

La giornata è trascorsa nella calma. Sul fronte aziendale mancavano notizie di rilievo e anche dagli Usa non è giunto alcun impulso: Wall Street era chiusa per la festa dell’indipendenza. La situazione cambierà radicalmente nei prossimi giorni, quando saranno pubblicati diversi dati macroeconomici americani.

Dopo i forti recuperi della settimana scorsa oggi hanno terminato in flessione i bancari UBS (-0,70% a 15,58 franchi) e Credit Suisse (-0,39% a 33,40 franchi), mentre in controtendenza si è mossa Julius Bär (+1,75% a 36,15 franchi). Fra gli assicurativi si è rinvigorita nel corso della seduta Swiss Re (+1,31% a 48,73 franchi), meno tonica è apparsa invece Zurich (+0,19% a 214,60 franchi).

È continuata la fase ascendente per i titoli più legati alla congiuntura come ABB (+0,50% a 22,13 franchi) – che ha annunciato l’acquisizione di un’impresa svedese – e Adecco (+1,01% a 55,25 franchi), nonché per il segmento del lusso con Swatch (+0,56% a 431,10 franchi) che si è avvicinata con il passare delle ore alla concorrente Richemont (+0,63% a 55,65 franchi).

Nel settore farmaceutico è rimasta invariata Roche (a 141,10 franchi) e ha frenato Novartis (-0,29% a 51,55 franchi). In positivo è rimasto il terzo valore difensivo di peso, Nestlé (+0,19% a 52,70 franchi), che ha confermato di essere in trattativa per rilevare il produttore di dolciumi cinese Fu Chi International, un’industria valutata 2,6 miliardi di dollari.

Nel mercato allargato Swissmetal è arrivata in giornata a guadagnare il 10% dopo l’annuncio del licenziamento del presidente della direzione: poi ha ripiegato, ma è tornata ad accelerare nel finale. Nobel Biocare (+1,56% a 17,60 franchi) ha da parte sua segnalato un cambio della guardia alla testa del consiglio di amministrazione.

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