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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,26%

(Keystone-ATS) Di nuovo una giornata positiva per la borsa svizzera, che ha chiuso con una piccola accelerazione finale una seduta trascorsa a lungo incollata alla parità. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 9319,90 punti, in progressione dello 0,26% rispetto a ieri.

Il listino globale SPI è da parte sua avanzato dello 0,19% a 9463,17 punti. Il mercato era confrontato con una certa carenza di impulsi, dopo i guadagni degli scorsi giorni. Gli investitori si sono mostrati prudenti, in attesa della pubblicazione, in serata, dei verbali dell’ultima seduta della Federal Reserve. I documenti potrebbero fornire indicazioni riguardo ai tempi di rialzo dei tassi.

I riflettori erano oggi puntati su UBS (+3,23% a 20,46 franchi), mostratasi brillante grazie alla conclusione lungamente attesa della vertenza negli Usa relativa alle manipolazioni di tassi e libor. I 545 milioni da pagare sono meno di quanto si potesse temere, ha commentato un operatore.

Più staccati hanno chiuso gli altri due bancari, Credit Suisse (+2,07% a 25,12 franchi) – che come UBS si è vista confermare da Fitch il rating A, contrariamente ad altri istituti europei – e Julius Bär (+1,38% a 51,25 franchi). Scarsa unanimità di vedute ha per contro contraddistinto il comparto assicurativo, con Swiss Re (+1,08% a 84,30 franchi) ben più tonica di Zurich (-0,36% a 303,80 franchi).

Poco mossi hanno terminato i valori maggiormente sensibili alla congiuntura come ABB (-0,10% a 20,41 franchi), Adecco (+0,39% a 76,45 franchi), Holcim (+0,07% a 75,35 franchi) – che ha informato sulla soppressione di impieghi in Svizzera – e Geberit (+0,06% a 339,70 franchi). Qualche sussulto in più hanno vissuto Swatch (-0,47% a 400,30 franchi) e Richemont (+0,53% a 86,10 franchi), che venerdì presenterà il risultato dell’esercizio 2014/2015.

Ha accelerato nel pomeriggio Syngenta (+3,73% a 423,20 franchi), dopo le dichiarazioni di un dirigente di Monsanto che si è detto fiducioso di poter superare gli ostacoli di natura cartellistica che si frappongono alla fusione. Non hanno trainato il listino i pesi massimi Nestlé (-0,14% a 73,30 franchi), Novartis (-0,46% a 97,10 franchi) e Roche (-0,22% a 277,70 franchi).

Sarebbe peccato non completare il quadro delle blue chip dimenticando Actelion (+0,23% a 133,30 franchi), SGS (+0,22% a 1844,00 franchi), Swisscom (invariata a 553,00 franchi) e Transocean (+1,23% a 18,10 franchi)

Nel mercato allargato sotto pressione è sembrata Gategroup (-2,64% a 33,25 franchi) alla vigilia della pubblicazione del risultato trimestrale, che gli analisti prevedono in rosso.

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