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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,29%

Taluni si erano aspettati un ampio rimbalzo, dopo l'arretramento di ieri. KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) Chiusura in lieve rialzo per la borsa svizzera, che effettua un mini-rimbalzo dopo il tonfo di inizio settimana: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 10’355.57 punti, in progressione dello 0,29% rispetto a ieri.

Il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,30% a 12’862,45 punti.

Il mercato era partito tonico: l’arretramento dei corsi ha infatti inizialmente attirato qualche investitore alla ricerca di buoni affari, ma con il trascorrere delle ore le velleità di crescita sono un po’ andate spegnendosi. Hanno pesato i timori di una seconda ondata della pandemia, che potrebbe mettere nuovamente in ginocchio la congiuntura globale, scardinando ulteriormente i bilanci statali.

Hanno funto da traino Nestlé (+0,72% a 109,20 franchi) e Roche (+0,70% a 340,35 franchi), mentre quasi fermo sul posto è rimasto il terzo peso massimo difensivo, Novartis (+0,11% a 81,67 franchi). Assai più ispirata è apparsa la sua ex filiale Alcon (+1,90% a 52,54 franchi).

Ben orientati si sono rivelati i valori ciclici quali Geberit (+0,27% a 524,20 franchi), LafargeHolcim (+0,77% a 42,00 franchi), ABB (+0,70% a 23,08 franchi) – che ha annunciato un’importante commessa in Cina – e Sika (+0,32% a 217,80 franchi). Poco sotto la linea, nel comparto del lusso, hanno terminato Swatch (-0,24% a 210,20 franchi) e Richemont (-0,07% a 61,38 franchi).

Le discussioni su possibili mega-fusioni nel settore bancario non hanno lasciato indifferenti UBS (-0,19% a 10,29 franchi) e Credit Suisse (-0,59% a 9,12 franchi). Tutti negativi hanno terminato anche gli assicurativi Swiss Life (-0,76% a 351,20 franchi), Swiss Re (-0,80% a 69,04 franchi) e Zurich (-0,66% a 329,20 franchi),

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