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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,45%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera chiude per quarta seduta consecutiva in rialzo, aggiornando i massimi da due anni: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 9283,74 punti, su dello 0,45% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,49% a 10’592,13 punti.

Gli operatori hanno parlato di una favorevole atmosfera di fondo, dovuta anche al fatto che l’ultimo trimestre – appena cominciato – è tradizionalmente il migliore sui mercati finanziari. Wall Street rimane su livelli record e anche le borse asiatiche si sono mostrate toniche.

La giornata si è presentata peraltro un po’ più tranquilla del solito complice la festività in Germania, con il mercato di Francoforte chiuso. In Svizzera l’SMI è salito ai massimi dall’agosto 2015, ma soprattutto è uscito dalla fascia degli 8800-9200 punti in cui era bloccato da mesi. A questo punto non viene più nemmeno escluso un assalto al record di tutti i tempi di 9548 punti risalente al 2007.

Il mercato elvetico sembra approfittare anche degli sviluppi in Catalogna. Dopo il referendum si temono infatti nuove tensioni sul fronte valutario europeo e le azioni elvetiche, in franchi, rappresentano un porto più sicuro agli occhi degli investitori.

Per quanto riguarda i singoli titoli sorvegliata speciale era Adecco (-0,72% a 75,55 franchi), che ha rilevato l’americana Mullin International. Meglio orientati sono apparsi altri valori particolarmente sensibili alla congiuntura come ABB (+0,45% a 24,29 franchi), LafargeHolcim (+1,35% a 56,50 franchi), Sika (+0,82% a 7350,00 franchi) e Geberit (+0,20% a 459,80 franchi). Nel segmento del lusso Richemont (+1,41% a 89,75 franchi) si è fatta preferire a Swatch (-0,47% a 403,10 franchi).

Hanno ritrovato vigore i bancari UBS (+0,54% a 16,70 franchi), Credit Suisse (+0,78% a 15,47 franchi) e Julius Bär (+0,96% a 57,90 franchi), che ieri avevano almeno in parte sofferto per l’insicurezza politica creata dai venti indipendentisti catalani. Nello stesso comparto finanziario hanno offerto accenti diversi gli assicurativi Zurich (+0,17% a 295,80 franchi), Swiss Re (+0,91% a 88,65 franchi) e Swiss Life (+0,88% a 345,60 franchi).

In ordine sparso hanno chiuso i pesi massimi difensivi Nestlé (+1,15% a 83,30 franchi), Novartis (+0,06% a 84,25 franchi) e Roche (-0,32% a 249,60 franchi). Completano il quadro dei 20 titoli principali Givaudan (+0,52% a 2111,00 franchi), Lonza (+0,04% a 257,90 franchi), SGS (+0,39% a 2319,00 franchi) e Swisscom (-0,12% a 495,40 franchi).

Nel mercato allargato va segnalato il balzo di Addex (+13,64% a 2,25 franchi), dopo l’annuncio di un contributo di 5,3 milioni di dollari da parte delle autorità sanitarie americane per uno studio sull’impiego di un suo preparato contro l’abuso di cocaina. Sonova (+3,09% a 173,30 franchi) ha approfittato di una raccomandazione di Deutsche Bank, mentre Orascom (+8,70% a 8,75 franchi) ha beneficiato di un rinnovato interesse per le prenotazioni di turisti in Egitto.

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