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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,53%

(Keystone-ATS) Seduta positiva per la borsa svizzera, che come gli altri mercati europei è stata sostenuta dalle speranze di una rapida soluzione del rompicapo greco: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 9253,30 punti, in progressione dello 0,53% rispetto a ieri.

Il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,57% a 9398,95 punti. Dopo la debole seduta di ieri (SMI -0,68% a franchi) era atteso un certo recupero di natura tecnica, che è andato poi ampliandosi via via che si facevano più intense le notizie relative all’avvicinarsi di un accordo che permetta alla Grecia di evitare la bancarotta. La piazza di Atene ha chiuso euforica, in aumento del 4%.

Al centro dell’attenzione vi era comunque anche la politica monetaria dell’Eurozona. Come previsto la Banca centrale europea ha lasciato invariato il suo tasso di riferimento al minimo storico dello 0,05%. Il presidente Mario Draghi ha poi confermato che gli acquisti di titoli di stato continueranno come previsto fino a quando sarà necessario.

Sul fronte congiunturale dalla zona euro sono arrivati anche alcuni dati incoraggianti, relativi al calo della disoccupazione e all’aumento del commercio al dettaglio. Negli Usa è stato creato un numero di posti di lavoro in linea con le previsioni; in serata sarà pubblicato il “Beige Book” della Federal Reserve, che darà ulteriori indicazioni sullo stato dell’economia americana.

Per quanto riguarda i singoli titoli si è messa in mostra Credit Suisse (+3,88% a 25,97 franchi), che favorita da una raccomandazione di RBC ha chiaramente surclassato gli altri due titoli bancari, UBS (+0,88% a 20,62 franchi) e Julius Bär (+1,45% a 52,60 franchi). Nel segmento assicurativo Swiss Re (+0,78% a 84,40 franchi) si è mossa in linea con Zurich (+0,74% a 300,10 franchi).

Parecchio interesse ha suscitato Syngenta (+0,14% a 421,60 franchi): stando a Bloomberg il gruppo agrochimico sarebbe disposto a negoziare una fusione con Monsanto, a patto però che l’azienda americana migliori la sua offerta. Il titolo in apertura è partito a razzo, ma è andato poi spegnendosi con il passare delle ore.

Positivi sono rimasti per tutta la seduta i valori maggiormente dipendenti dalla congiuntura come Adecco (+1,27% a 75,55 franchi), Geberit (+1,27% a 342,00 franchi), ABB (+1,89% a 21,02 franchi) – che ha beneficiato di un giudizio di J. Safra Sarasin e della notizia di un ordinativo importante in Gran Bretagna – e Holcim (+0,61% a 73,65 franchi). Nel comparto del lusso Swatch (+1,99% a 373,90 franchi) è apparsa più effervescente di Richemont (+0,25% a 80,95 franchi).

Non hanno mostrato un andamento unitario i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,76% a 71,60 franchi), Novartis (+0,73% a 97,00 franchi) e Roche (+0,51% a 276,70 franchi). Per completare lo scacchiere delle blue chip vanno infine menzionate Actelion (+0,76% a 132,50 franchi), Givaudan (+0,35% a 1722,00 franchi), SGS (+1,89% a 1836,00 franchi), Swisscom (+0,55% a 545,50 franchi) e Transocean (-0,77% a 18,12 franchi).

Nel mercato allargato tonfo di Züblin (-29,09% a 0,78 franchi), che ha annunciato una forte perdita nell’esercizio 2014/2015 e l’intenzione di procedere a un aumento di capitale. Sotto pressione ha continuato ad essere Aryzta (-5,14% a 51,65 franchi), dopo che ieri ha rivisto al ribasso le sue previsioni per il futuro.

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