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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,95%

(Keystone-ATS) La settimana parte con una seduta in rialzo alla Borsa svizzera. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 9196,55 punti, in progressione dello 0,95% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,85% a 9350,06 punti.

In una giornata sostanzialmente povera di impulsi la piazza elvetica è apparsa ancora una volta particolarmente sensibile al mercato delle divise, prendendo atto con favore del rafforzamento del dollaro. Ma fra gli investitori non domina certo l’euforia: pesano infatti le incognite relative alla ripresa americana e ai negoziati in corso ormai da mesi per garantire la permanenza della Grecia nell’Eurozona.

Sul fronte interno scarseggiavano le notizie di rilievo. Hanno trainato il listino per tutta la giornata Novartis (+1,74% a 96,55 franchi) – che rimbalza dopo le perdite della settimana scorsa – e Roche (+1,24% a 277,00 franchi), mentre un po’ meno ispirato è apparso il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,63% a 72,30 franchi).

Nel comparto bancario Credit Suisse (-0,65% a 24,30 franchi) – penalizzata dalle incertezze relative alla fase di transizione ai vertici, con il passaggio di consegne dal CEO Brady Dougan a Tidjane Thiam – ha arrancato dietro a UBS (+0,88% a 19,53 franchi), che è stata favorita da un giudizio di Barclays, e Julius Bär (+0,36% a 50,00 franchi). Si sono mossi poco gli assicurativi Swiss Re (+0,43% a 82,25 franchi) e Zurich (+0,23% a 299,80 franchi).

Bene orientati si sono rivelati i valori maggiormente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (+0,84% a 20,51 franchi), Adecco (+0,20% a 74,80 franchi), Geberit (+0,45% a 332,90 franchi) e Holcim (+0,61% a 74,80 franchi). In evidenza nel segmento del lusso Swatch (+3,06% a 397,30 franchi), più tonica di Richemont (+0,72% a 84,20 franchi) grazie a una raccomandazione di Credit Suisse.

Transocean (-1,33% a 18,60 franchi) si è confermata volatile. Swisscom (-0,82% a 545,00 franchi) ha sofferto per un cambiamento di obiettivo di corso da parte di Barclays. Il quadro delle blue chip non sarebbe completo se si dimenticassero Actelion (+0,85% a 130,60 franchi), Givaudan (+1,10% a 1753,00 franchi) e SGS (+0,55% a 1836,00 franchi).

Nel mercato allargato gli occhi erano di nuovo puntati su Sika (+2,50% a 3193,00 franchi), dopo che la fondazione Bill Gates ha impugnato la clausola di opting out nell’ambito dell’acquisizione da parte di St. Gobain. Acquisti sono stati segnalati su Meyer Burger (+5,22% a 7,86 franchi), con gli investitori che sperano in un aumento dei prezzi degli equipaggiamenti solari nella seconda parte dell’anno. Va infine menzionata Vontobel (+3,82% a 42,15 franchi), che ha approfittato di una valutazione di Citigroup.

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