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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +1,25%

(Keystone-ATS) Inizio di settimana in rialzo per la borsa svizzera: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 7961,49 punti, in progressione dell’1,25% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI ha guadagnato l’1,19% a 8286,26 punti.

Il mercato è subito partito con il piede giusto, influenzato dal buon andamento delle piazze asiatiche, e in mattinata ha sfiorato gli 8000 punti SMI, una zona abbandonata a inizio febbraio.

L’umore degli investitori era sostenuto dall’aumento del prezzo del petrolio, che allontana soprattutto il timore di fallimenti di diverse aziende americane del settore. Nuovi deludenti dati congiunturali provenienti dall’Eurozona rinfocolano inoltre le speranze di ulteriori interventi di sostegno da parte della Banca centrale europea.

Ma secondo gli analisti della Banca cantonale di Zurigo (ZKB) la ripresa dei corsi è soprattutto di natura tecnica: è poco probabile che si torni in tempi brevi ai livelli di inizio anno. E la volatilità continuerà ad essere elevata.

Bene orientati sono rimasti per tutta la giornata i valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (+0,79% a 17,87 franchi), Geberit (+0,89% a 362,70 franchi), Adecco (+1,37% a 59,15 franchi) – che ha approfittato di dati macro positivi relativi all’importante mercato francese – e LafargeHolcim (+2,37% a 38,89 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (+0,79% a 344,30 franchi) è apparsa più ispirata di Richemont (-0,15% a 64,90 franchi).

Con il segno più hanno chiuso i bancari UBS (+2,97% a 15,23 franchi), Credit Suisse (+2,06% a 13,37 franchi) e Julius Bär (+1,19% a 40,87 franchi). Nel comparto assicurativo più che a Zurich (+2,21% a 217,50 franchi) si è guardato oggi a Swiss Re (pure +1,96% a 93,45 franchi), che domani informerà sull’andamento degli affari.

Hanno sostenuto con forza il listino Novartis (+1,43% a 74,25 franchi) e Roche (+1,60% a 259,80 franchi), mentre un po’ meno tonico è apparso il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,42% a 71,15 franchi), che ha sofferto per un cambiamento di raccomandazione da parte di Credit Suisse.

Particolarmente sensibile al recupero del petrolio è risultata come sempre Transocean (+6,29% a 8,79 franchi). Completano il quadro delle blue chip Actelion (+0,80% a 138,50 franchi), Givaudan (+1,28% a 1894,00 franchi), SGS (+0,76% a 1993,00 franchi), Swisscom (+2,11% a 492,90 franchi) e Syngenta (+0,30% a 403,40 franchi).

Nel mercato allargato l’attenzione era puntata su EFG International (-9,25% a 6,08 franchi), che ha annunciato l’acquisizione di BSI in margine alla pubblicazione dei conti 2015. Di per sé l’operazione viene giudicata positivamente dagli analisti, ma sul titolo ha pesato la prospettiva di un aumento di capitale.

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