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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +1,54%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera archivia una seduta in solido rialzo: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8223,76 punti, in progressione dell’1,54% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha guadagnato l’1,57% a 8479,87 punti.

Dopo diverse giornate in perdita il mercato ha accolto con favore gli ultimi dati sulla crescita cinese, risultata la più debole degli ultimi 25 anni, ma in linea con le attese. Non vi è stata quindi la temuta grande delusione: gli indicatori sono comunque considerati negativi e sussiste quindi la speranza che il governo di Pechino intervenga per ravvivare l’economia. La Banca centrale ha già comunicato di essere pronta a immettere nuova liquidità sul mercato per una somma pari a circa 91 miliardi di dollari.

Anche il prezzo del petrolio si è stabilizzato e dappertutto in Europa i listini si sono orientati al sereno. Stando agli operatori resta però ora da vedere se si è di fronte a un rimbalzo di natura tecnica o a un cambiamento di tendenza.

Per quanto riguarda i singoli titoli in evidenza è rimasta per tutta la giornata ABB (+2,24% a 16,46 franchi): secondo un giornale svedese il gruppo potrebbe vendere un settore di attività, incassando 12-15 miliardi di dollari. Positivi si sono rivelati anche altri valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura come Adecco (+1,25% a 60,65 franchi), Geberit (+1,32% a 337,20 franchi) e LafargeHolcim (+0,76% a 42,66 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (+1,78% a 325,90 franchi) si è mossa sostanzialmente in linea con Richemont (+1,51% a 63,75 franchi).

Tonica si è dimostrata Julius Bär (+2,22% a 42,86 franchi), che ha approfittato di una raccomandazione di Berenberg e si è posta davanti agli altri due bancari, UBS (+1,73% a 17,04 franchi) e Credit Suisse (+1,20% a 18,62 franchi), con gli investitori che hanno guardato con interesse ai trimestrali pubblicati dai concorrenti americani Morgan Stanley e Bank of America. Nel comparto assicurativo Swiss Re (+1,89% a 94,20 franchi) e Zurich (+1,82% a 246,70 franchi) hanno proceduto a braccetto.

Nestlé (+1,71% a 71,25 franchi) ha annunciato una collaborazione con il commerciante online cinese Alibaba. Non hanno sfigurato nemmeno gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+1,74% a 81,80 franchi) e Roche (+1,33% a 259,80 franchi).

SGS (+3,24% a 1849,00 franchi) sarà domani la prima società SMI a informare sull’andamento degli affari nel 2015. Transocean (-0,26% a 9,46 franchi) è arretrata nel finale. L’unico altro titolo negativo, in assenza di novità ma sempre molto volatile in relazione alle voci su fusione, si è rivelato Syngenta (-1,66% a 367,90 franchi). Per completare lo scacchiere delle blue chip occorre citare anche Givaudan (+2,26% 1810,00 franchi) e Swisscom (+1,52% a 482,20 franchi).

Nel mercato allargato balzo di Komax (+7,01% a 13,50 franchi), che ha visto le nuove commesse salire più del previsto nel 2015. Leclanché (+12,60% a 2,95 franchi) ha approfittato di un importante ordinativo.

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