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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +2,48%

(Keystone-ATS) Scatta l’ora del recupero alla borsa svizzera, che nell’ultima seduta settimanale ha azzerato completamente le perdite delle precedenti giornate negative.

L’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 9093,33 punti, in progressione del 2,48% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha guadagnato il 2,25% a 9234,40 punti.

Come le altre piazze europee il mercato ha preso atto con molto favore degli ultimi positivi dati sul mercato del lavoro americano, dopo che di recente erano aumentati i timori riguardo a un rallentamento congiunturale. In Europa la chiara vittoria dei conservatori di David Cameron in Gran Bretagna toglie un fattore di incertezza. E in Asia i deboli dati sul commercio estero cinese ravvivano le speranze di un intervento della banca centrale per stimolare l’economia.

Sul fronte interno i riflettori erano puntanti su Syngenta (+19,30% a 396,90 franchi): il gruppo agrochimico ha ricevuto un’offerta di acquisizione da parte di Monsanto, che propone 449 franchi per azione. Secondo il consiglio di amministrazione essa è però troppo bassa. Per gli analisti l’unione avrebbe senso e non è da escludere che Monsanto alzi la posta.

In forte progressione ha terminato anche Holcim (+2,54% a 74,70 franchi), dopo il chiaro via libera dell’assemblea generale alla fusione con Lafarge. Il sole è peraltro tornato a splendere anche su altri valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura come ABB (+3,35% a 20,39 franchi) e Geberit (+1,76% a 330,20 franchi).

Adecco (+2,86% a 72,00 franchi) ha rimbalzato dopo le forti perdite subite alla vigilia, nonostante buoni trimestrali, sulla scia dell’annuncio della partenza di CEO e CFO. All’ombra di Syngenta è salita notevolmente anche Actelion (+5,76% a 128,60 franchi), altro gruppo considerato molto appetibile per grandi società. Nel segmento del lusso Richemont (+2,43% a 82,35 franchi) ha approfittato della corrente generale, mentre una volta ancora sotto tono è apparsa Swatch (+0,95% a 394,40 franchi).

Un po’ meno effervescenti della media si sono rivelati i bancari UBS (+0,61% a 19,81 franchi), Credit Suisse (+1,16% a 24,35 franchi) e Julius Bär (+1,85% a 48,35 franchi). Nel comparto assicurativo Swiss Re (+0,06% a 82,20 franchi) ha arrancato dietro a Zurich (+1,97% a 295,20 franchi). Bene orientati sono rimasti per tutta la giornata i pesi massimi difensivi Nestlé (+1,68% a 72,55 franchi), Novartis (+2,24% a 95,65 franchi) e Roche (+2,54% a 266,10 franchi).

In contro tendenza rispetto al resto dei 20 principali titoli ha chiuso la sempre volatile Transocean (-0,12% a 16,98 franchi). Lo scacchiere delle blue chip non sarebbe completo se non si menzionassero anche Givaudan (+1,09% a 1757,00 franchi), SGS (+0,39% a 1815,00 franchi) e Swisscom (+0,64% a 553,50 franchi).

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