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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI+0,67%

(Keystone-ATS) Inizio di settimana positivo per la Borsa svizzera, che come le altre piazze continentali ha ritrovato il cammino della crescita dopo numerose sedute di marcato arretramento. L’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8’329,86 punti (+0,67% rispetto a venerdì), mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,78% a 8’241,80 punti.

Il mercato è subito partito bene, favorevolmente influenzato dall’andamento delle borse asiatiche e di Wall Street. Dappertutto si è sentito l’effetto dell’allentamento della tensione sul fronte ucraino, che ha fatto passare in secondo piano le incognite geopolitiche.

Solo i prossimi giorni potranno però dire se il recupero odierno è da considerare un semplice rimbalzo tecnico oppure se, al contrario, segna la fine della fase di correzione. Che il nervosismo stia perdurando è peraltro confermato anche dall’indice di volatilità, che rimane elevato.

Per quanto riguarda i singoli titoli la voglia di riscatto ha interessato particolarmente Adecco (+2,72% a 66,20 franchi), che ha annunciato una piccola acquisizione negli Usa e che la settimana scorsa era apparsa parecchio sotto pressione dopo i semestrali. Bene orientati sono rimasti per tutta la giornata anche altri titoli sensibili alla congiuntura, quali ABB (+1,24% a 20,42 franchi), Geberit (+1,75% a 302,80 franchi) e Holcim (+1,51% a 70,60 franchi).

Dinamico si è rivelato il segmento del lusso, con Swatch (+1,25% a 485,40 franchi) e Richemont (+2,13% a 86,40 franchi). Ma il posto del primo della classe è rimasto una volta ancora riservato per Actelion (+3,29% a 106,890 franchi), che consolida quindi la sua posizione di migliore blue chip del 2014.

Tra i bancari ha brillato Julius Bär (+1,77% a 39,13 franchi), mentre meno tonici sono apparsi UBS (+0,13% a 15,73 franchi) e sopratutto Credit Suisse (-0,41% a 24,25 franchi). In relazione a quest’ultimo istituto va segnalato un articolo della “NZZ am Sonntag”, che ieri riferiva del ruolo del presidente Urs Rohner nel comitato internazionale di consulenza del “Moscow International Financial Center” (MIFC), organismo che dipenderebbe direttamente dal presidente Vladimir Putin. Nel comparto assicurativo Swiss Re (+0,83% a 73,30 franchi) ha terminato in linea con Zurich (+0,90% a 267,90 franchi).

In ordine sparso si presentano i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,15% a 68,75 franchi), Novartis (+0,97% a 77,70 franchi) – che ha fornito informazioni in relazioni al medicinale per il cuore LCZ696 – e Roche (+0,50% a 259,50 franchi). Inizialmente debole, è andata rinfrancandosi con il passare delle ore Swisscom (+0,66% a 503,00 franchi), dopo l’attesa notizia della riuscita dell’opa su PubliGroupe.

Completano il quadro dei valori principali Givaudan (+0,76% a 1463 franchi), SGS (+1,43% a 1992,00 franchi), Syngenta (+0,47% a 322,70 franchi) e Transocean (+1,63% a 35,49 franchi).

Nel mercato allargato sono stati accolti molto bene gli ultimi dati sull’andamento degli affari presentati da DKSH (+8,32% a 69,00 franchi) e Zehnder (+6,43% a 37,25 franchi).

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