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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,05%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso la settimana prepasquale con una seduta in lieve ribasso. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 6163,49 punti (-0,05% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,01% a 5670,32 punti.

Dopo le perdite subite nei giorni scorsi era atteso un rimbalzo di natura tecnica, che si è puntualmente verificato in apertura. Con il passare delle ore l’effetto è però andato stemperandosi: hanno pesato infatti il calo della borsa di Madrid e timori che il paese possa riaccendere il focolaio della crisi del debito dell’Eurozona. Nel finale ha fornito un po’ di ossigeno il dato americano sulle richieste settimanali di sussidio disoccupazione, risultate ai minimi da quattro anni.

Con l’avvicinarsi del lungo fine settimana festivo – il mercato sarà chiuso sia domani che lunedì – gli investitori non hanno inoltre voluto assumersi eccessivi rischi, anche in vista dell’importante pubblicazione, domani, del rapporto sul mercato del lavoro negli Usa.

La giornata inizialmente tranquilla ha vissuto peraltro anche un momento caratterizzato da un certo nervosismo quando, prima di mezzogiorno, l’euro è improvvisamente crollato scendendo, seppur brevemente, sotto la soglia di 1,20 franchi. Non era mai successo da quando, nel settembre scorso, la Banca nazionale aveva deciso di fissare un minimo.

I problemi del debito sovrano europeo hanno a lungo influenzato anche oggi i bancari UBS (invariata a 12,13 franchi), Credit Suisse (-0,08% a 24,68 franchi) e Julius Bär (+0,28% a 35,30 franchi), poi ripresisi nel finale. Fra gli assicurativi ha terminato bene Swiss Re (+0,71% a 57,05 franchi), mentre Zurich (invariata a 220,70 franchi) marcia sul posto.

Riguardo ai titoli maggiormente sensibili alla congiuntura è apparsa poco tonica ABB (-0,05% a 18,26 franchi), al contrario di Adecco (+1,21% a 46,05 franchi), ieri fortemente sotto pressione. Positivo è stato l’andamento del segmento del lusso, con Swatch (+1,37% a 421,40 franchi) e Richemont (+0,88% a 57,55 franchi). Non hanno mostrato un andamento unitario i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,62% a 55,95 franchi), Roche (-0,57% a 157,50 franchi) e Novartis (+0,20% a 50,45 franchi).

Nel mercato allargato balzo di Oridion (+70,42% a 20,45 franchi) dopo l’offerta pubblica di acquisto presentata dall’americana Covidien, che propone 23 dollari per azione. In forte progressione ha chiuso anche Newron (+17,91% a 4,28 franchi), che ha approfittato dell’annuncio di un partenariato strategico con Zambon: l’azienda italiana inietterà liquidità per 20 milioni di euro. Tornos (-2,91% a 9,66 franchi) ha fatto sapere che in maggio introdurrà la disoccupazione parziale in Svizzera.

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