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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,16%

(Keystone-ATS) Seconda seduta settimanale al ribasso per la borsa svizzera: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8395,77 punti (-0,16% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,17% a 8283,30 punti.

Dopo un avvio positivo il mercato ha limato i guadagni, virando con più decisione verso il basso sulla scia della debolezza di Wall Street. In Svizzera come all’estero hanno pesato i timori riguardo agli sviluppi della crisi ucraina. Gli investitori si sono fatti più prudenti e ne hanno risentito anche i volumi di contrattazione.

Sul fronte interno al centro dell’attenzione figuravano i titoli bancari. Si è mossa bene UBS (+0,27% a 18,32 franchi), che ha presentato risultati trimestrali superiori alle attese annunciando nel contempo – fattore forse ancora più importante, secondo gli operatori – un dividendo straordinario. Credit Suisse (-0,77% a 27,19 franchi) ha visto pubblicata dalla stampa una nuova stima – fino a 1,6 miliardi di dollari – riguardo alla possibile multa negli Usa. Fra i due big si è inserita Julius Bär (-0,29% a 40,86 franchi).

Nel comparto assicurativo è salita Zurich (+0,20% a 252,30 franchi), mentre cresce l’interesse sui conti di Swiss Re (+0,65% a 77,00 franchi), che saranno pubblicati domani, dopo risultati contrastanti diffusi dai concorrenti AIG e Scor.

Hanno terminato in ribasso la gran parte dei valori maggiormente sensibili alla congiuntura come ABB (-0,19% a 20,51 franchi), Adecco (-0,83% a 72,00 franchi) e Holcim (-1,79% a 76,95 franchi): su quest’ultimo titolo ha pesato l’aumento della perdita trimestrale resa nota oggi dalla società francese – e promessa sposa – Lafarge. Geberit (+0,20% a 295,20 franchi) è apparsa in contro tendenza. Il segmento del lusso – Swatch (-0,65% a 535,50 franchi) e Richemont (-0,29% a 87,20 franchi) – non si è per contro sottratto alla tendenza generale.

Transocean (-1,32% a 37,40 franchi) ha reso noto l’intenzione di scorporare in una filiale le attività nel Mare del Nord. Givaudan (+0,94% a 1393,00 franchi) ha approfittato del buon trimestrale del concorrente Symrise.

In ordine sparso hanno chiuso i pesi massimi difensivi Nestlé (invariata a 67,75 franchi), Novartis (+0,13% 77,05 franchi) e Roche (-0,40% a 252,00 franchi). Completano il quadro delle blue chip Actelion (-1,32% a 86,25 franchi), SGS (-1,00% a 2172,00 franchi), Swisscom (-0,28% a 535,00 franchi) e Syngenta (-0,56% a 336,60 franchi).

Nel mercato allargato balzo di Tornos (+4,98% a 6,75 franchi), dopo convincenti cifre relative ai primi tre mesi. Inferiori alle attese sono invece risultati gli analoghi conti di Dufry (-1,44% a 143,70 franchi).

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