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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,23%

(Keystone-ATS) Battuta d’arresto per la borsa svizzera, dopo diverse sedute positive: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 9262,66 punti, in flessione dello 0,23% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,18% a 10’577,21 punti.

Gli ultimi dati sul mercato del lavoro e sugli ordinativi industriali americani non hanno suscitato grandi reazioni. L’attenzione degli investitori è rimasta puntata sulla situazione in Catalogna: stando agli operatori la propensione agli acquisti è apparsa in calo, ma le reazioni alle incognite legate alla crisi fra Barcellona e Madrid appaiano ancora sorprendentemente mitigate. Molti ritengono quindi che una volta dissipatesi le nubi iberiche i corsi possano tornare a salire.

Nel frattempo però il mercato elvetico è arretrato di un passo, dopo aver ieri aggiornato il suo massimo pluriennale, e ha messo così fine a una sequenza positiva di cinque giornate in rialzo (anche se ieri in una misura minima, inferiore allo 0,01%). L’SMI è rimasto comunque vicino ai livelli massimi dall’agosto 2015.

Le variazioni dei 20 titoli principali sono state in gran parte inferiori al punto percentuale. Fra le eccezioni figura Sika (-1,29% a 7280,00 franchi), su cui ha pesato un cambiamento di raccomandazione da parte di UBS. Con il segno meno hanno terminato anche altri due valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (-0,04% a 24,47 franchi) e LafargeHolcim (-0,18% a 563,0 franchi), mentre si sono smarcati Adecco (+0,40% a 75,80 franchi) e Geberit (+0,63% a 463,60 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-1,43% a 400,90 franchi) con il trascorrere delle ore ha arretrato sempre più decisamente, allontanandosi da Richemont (+0,22% a 89,90 franchi).

Hanno per contro guadagnato terreno nel finale i bancari UBS (+0,96% a 16,78 franchi), Credit Suisse (+0,06% a 15,51 franchi) e Julius Bär (+0,78% a 57,80 franchi). Non perfettamente in sintonia si sono rivelati gli assicurativi Zurich (+0,44% a 295,30 franchi), Swiss Life (-0,06% a 342,60 franchi) e Swiss Re (+0,57% a 88.75 franchi).

Swisscom (+0,81% a 498,80 franchi) ha approfittato del momento favorevole per i valori difensivi, nonostante una valutazione più prudente di Berenberg. Hanno frenato il listino Novartis (-0,59% a 83,70 franchi) e Roche (-0,68% a 247,70 franchi), mentre almeno a tratti più dinamico è apparso il terzo peso massimo, Nestlé (-0,36% a 83,10 franchi), spentosi poi nelle ultime battute.

Completano il quadro dei 20 titoli principali Givaudan (-0,80% a 2106,00 franchi), Lonza (-1,07% a 259,30 franchi) e SGS (+0,47% a 2333,00 franchi).

Nel mercato allargato Autoneum (+2,02% a 278,00 franchi) ha approfittato dell’annuncio di una collaborazione con Toyota, mentre Temenos (+0,35% a 100,00 franchi) è stata favorita da un netto aumento dell’obiettivo di corso da parte di Morgan Stanley. Acquisti sono stati segnalati su Cosmo (+2,02% a 151,60 franchi), dopo un primo esame favorevole negli Usa per un suo preparato. Oerlikon (invariata) ha fatto sapere di avere operato alcune acquisizioni minori. Orascom (invariata a 15,30 franchi) ha sofferto per i realizzi di guadagno, dopo i recenti rialzi.

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