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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,28%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera avvia la nuova settimana con una seduta in lieve ribasso. L’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 10’434,89 punti, in flessione dello 0,28% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,23% a 12’623,99 punti.

Il mercato è apparso attendista. Gli investitori rimangono prudenti, in una settimana che si presenta all’insegna della politica monetaria: mercoledì la Federal Reserve deciderà sugli ultimi orientamenti e il giorno dopo seguiranno la Banca nazionale svizzera e la Banca centrale europea. Nella stessa giornata di giovedì sono in programma le elezioni nel Regno Unito. Ma il tema numero rimane quello dei dazi, con l’esito incerto del braccio di ferro commerciale fra Stati Uniti e Cina.

Fra i bancari Credit Suisse (+0,27% a 13,03 franchi) si è difesa meglio di UBS (-0,13% a 11,93 franchi): rallegranti dati sul mercato del lavoro americano hanno almeno in parte allontanano la prospettiva di un ulteriore abbassamento dei tassi. Tutti negativi hanno terminato gli assicurativi Zurich (-0,20% a 395,60 franchi), Swiss Life (-0,42% a 494,40 franchi) e Swiss Re (-0,73% a 108,20 franchi).

Non si è riscontrata una perfetta unanimità di vedute sui valori più sensibili ai cicli economici quali ABB (-0,13% a 22,30 franchi), Adecco (-1,16% a 61,52 franchi), Geberit (-0,48% a 544,20 franchi), LafargeHolcim (+0,19% a 51,82 franchi) e Sika (-0,55% a 172,75 franchi). Nel segmento del lusso Richemont (-0,32% a 75,02 franchi) ha contenuto le perdite più di Swatch (-0,79% a 275,10 franchi).

Praticamente fermi ai blocchi di partenza sono rimasti Nestlé (-0,02% a 103,88 franchi) e Novartis (-0,11% a 91,18 franchi), mentre è scivolato più all’indietro il terzo peso massimo difensivo, Roche (-0,64% a 303,40 franchi). Completano il quadro delle blue chip Alcon (-0,22% a 54,83 franchi), Givaudan (invariata a 2915,00 franchi), Lonza (-1,03% a 337,00 franchi), Swisscom (+0,50% a 522,20 franchi) e SGS (-0,65% a 2604,00 franchi).

Nel mercato allargato ha trascorso ore difficili Autoneum (-11,28% a 106,20 franchi), che ha sofferto per un avvertimento sul risultato 2019. In difficoltà è apparsa anche AMS (-4,77% a 46,09 franchi), più vicina all’acquisizione della tedesca Osram, un’operazione a cui molti investitori guardano con preoccupazione. Vontobel (+0,62% a 64,95 franchi) ha annunciato che intende concentrarsi sull’amministrazione patrimoniale, mentre Conzzeta (+10,82% a 1086,00 franchi) si focalizzerà su una sola divisione, vendendo tutto il resto. Schmolz+Bickenbach (+10,73% a 0,26 franchi) ha reagito bene a una decisione della Finma che dà via libera al previsto aumento di capitale. Infine Medacta (+3,76% a 71,70 franchi) ha rimbalzato dopo aver perso il 21% venerdì.

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