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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,35%

(Keystone-ATS) Inizio di settimana in ribasso per la Borsa svizzera: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8056,71 punti, in flessione dello 0,35% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,36% a 8704,98 punti.

Dopo i forti guadagni della settimana scorsa (SMI +4%) è subentrata una pausa: il mercato è rimasto a lungo vicino alla parità, per poi perdere terreno nel pomeriggio.

Gli operatori hanno descritto la giornata come sostanzialmente tranquilla, con volumi di contrattazione modesti. Mancavano gli impulsi, anche perché Wall Street era oggi chiusa per la festa nazionale americana.

Come nel resto d’Europa sotto pressione sono risultati una volta ancora i titoli bancari quali UBS (-1,94% a 12,62 franchi), Credit Suisse (-1,71% a 10,35 franchi) – in un’intervista il CEO Tidjane Thiam ha invitato gli azionisti a dar prova di pazienza – e Julius Bär (-2,00% a 38,30 franchi): pesano le incertezze relative alla Brexit, i bassi tassi d’interesse e il loro relativo impatto sui ricavi, nonché le difficoltà con cui sono confrontati gli istituti italiani. Le vendite del comparto finanziario hanno interessato anche gli assicurativi Zurich (-1,33% a 238,00 franchi), Swiss Life (-1,36% a 224,90 franchi) e Swiss Re (-1,11% a 84,65 franchi).

Male orientati si sono pure rivelati i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (-0,88% a 19,21 franchi), Adecco (-2,04% a 48,60 franchi), Geberit (-1,59% a 365,10 franchi) e LafargeHolcim (-1,05% a 40,59 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-0,56% a 284,50 franchi) ha arretrato meno di Richemont (-0,61% a 57,00 franchi).

Fra i pesi massimi difensivi sorvegliata speciale era Novartis (+0,25% a 80,65 franchi): secondo la SonntagsZeitung la multinazionale intende vendere entro la fine dell’anno la sua importante partecipazione in Roche (-0,35% a 255,80 franchi). Nestlé (+0,07% a 76,10 franchi) ha cercato di frenare la corrente generale.

SGS (-0,54% a 2225,00 franchi) ha reso noto un’acquisizione in Asia. Completano il quadro delle blue chip Actelion (-0,24% a 165,10 franchi), Givaudan (invariata a 1980,00 franchi), Syngenta (+0,32% a 373,30 franchi) e Swisscom (-0,46% a 478,70 franchi)

Nel mercato allargato balzo di Sulzer (+11,47% a 94,75 franchi), che ha annunciato l’acquisto della tedesca Geka per un prezzo che gli analisti giudicano moderato. Si fa intanto interessante l’opa lanciata da HNA su Gategroup (-1,73% a 51,20 franchi): il gruppo cinese non ha ancora raggiunto l’obiettivo di un controllo del 67%. La seduta si è presentata ancora una volta difficile per EFG International (-6,30% a 3,57 franchi), che sta rilevando BSI.

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