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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,40%

(Keystone-ATS) ZURIGO – La Borsa svizzera, scivolata al di sotto della parità sul mezzogiorno, verso il finale di seduta ha recuperato un po’ di terreno, parallelamente a Wall Street, per poi perderlo con il peggioramento a New York. L’indice SMI dei titoli guida ha terminato la seduta a quota 6814,71, in calo dello 0,40% rispetto alla chiusura di ieri. L’indice completo SPI ha segnato una flessione dello 0,32% a 6036,84 punti.
Sui mercati è tornata a pesare la crisi finanziaria della Grecia. I credit default swap (Cds) sul debito di Atene sono schizzati a un nuovo record. Non sono serviti a risollevare i listini elvetici né l’annuncio di un aumento negli USA delle richieste di mutui né dati trimestrali di società americane superiori alle attese, in particolare per quel che riguarda le banche Morgan Stanley e Wells Fargo.
Oggi non si sono avute notizie di rilievo per le blue chip elvetiche, mentre per domani sono attesi i dati trimestrali di Credit Suisse, Nestlé, ABB, Actelion e Lonza.
Fra i bancari, l’UBS è in discesa dell’1,94% (a 17,22 franchi), il Credit Suisse dell’1,01% (a 54,15 franchi). Notevole progressione invece per la Julius Bär (+2,05% a 37,90 franchi), che ha beneficiato di una raccomandazione del Credit Suisse.
Tutti negativi i valori guida assicurativi: Swiss Life ha perso l’1,51% (a 137 franchi), Swiss Re lo 0,69% (a 50,55 franchi), Zurich Financial lo 0,67% (a 251,50 franchi).
Nestlé, che in giornata aveva dato un sostegno al mercato, ha chiuso invariata (a 52 franchi). Novartis è in calo marginale (-0,09% a 56,65 franchi), la Roche ha subito una flessione dello 0,46% (a 175 franchi). ABB è in discesa dello 0,42% (a 23,76 franchi), Actelion dello 0,48% (47,51 franchi), mentre Lonza è in rialzo dello 0,30% (84,25 franchi).
Nel mercato allargato, Sika ha segnato un incremento del 4,80% (a 1985 franchi). L’evoluzione favorevole dei mercati emergenti e il miglioramento congiunturale hanno influito positivamente sugli affari del gruppo zughese attivo nella fabbricazione di prodotti chimici per l’industria e l’edilizia. Il fatturato è salito nel primo trimestre 2010 dello 0,6% a 894 milioni di franchi (+2,3% in valute locali).
Transocean, quotata da ieri alla Borsa svizzera, è in calo dell’1,7% (a 96,55 franchi), in seguito a realizzi di guadagni, secondo gli operatori. Sono pervenute notizie negative da oltre Oceano: a bordo di una piattaforma petrolifera della società nel Golfo del Messico si è verificata un’esplosione e undici operai sono dispersi. Sette lavoratori sono feriti, alcuni in modo grave.

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