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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,42%

(Keystone-ATS) Seduta in ribasso per la borsa svizzera, che ha sofferto l’attesa per le prossime misure della Fed: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 9198,51 punti, in flessione dello 0,42% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,43% a 9192,99 punti.

Dopo un avvio positivo il mercato è andato ripiegando, una tendenza che si è fatta ancora più marcata sulla scia dell’andamento negativo di Wall Street. Gli investitori si mostrano prudenti in vista della riunione di due giorni della Federal Reserve, che comincerà domani. La speranza è che l’istituto, alla luce degli ultimi deludenti dati congiunturali, mandi segnali circa uno slittamento dei tempi di rialzo dei tassi. Ma questo è tutt’altro che certo e la tentazione di “mettere il fieno in cascina” è quindi alta.

La tendenza di fondo rimane peraltro positiva: le iniezioni di liquidità praticate dalla Banca centrale europea, i bassi tassi di interesse, il dollaro forte e lo scarso prezzo del petrolio fanno sì che la domanda di azioni rimanga elevata. “Il dividendo è diventato il nuovo tasso di interesse”, sintetizza un operatore interpellato dalla Reuters.

Per quanto riguarda i singoli è proseguito il calo di Holcim (-1,95% a 73,00 franchi): la volontà di rinegoziare i termini della fusione con Lafarge potrebbe far naufragare l’intesa di fondo, fanno notare gli osservatori. In ordine sparso hanno chiuso altri valori sensibili alla congiuntura come ABB (-0,34% a 20,40 franchi), Adecco (+0,44% a 80,55 franchi) e Geberit (+0,30% a 364,60 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-1,07% a 434,60 franchi) e Richemont (-0,76% a 84,65 franchi) si sono mosse sostanzialmente in linea.

Non si è per contro presentato unitario il comparto bancario, con Credit Suisse (-0,95% a 24,90 franchi) – interessata anche da un cambio di raccomandazione di Macquarie – e UBS (-1,11% a 17,82 franchi) più deboli di Julius Bär (+0,69% a 46,66 franchi). Scarso vigore hanno mostrato gli assicurativi Swiss Re (+0,05% a 92,45 franchi) e Zurich (+0,22% a 322,20 franchi).

I pesi massimi difensivi Nestlé (-0,26% a 75,70 franchi), Novartis (-0,71% a 97,75 franchi) e Roche (-0,19% a 264,80 franchi) non sono riusciti a trainare il listino. Completano il quadro delle blue chip Actelion (+0,94% a 115,90 franchi), Givaudan (+0,16% a 1847,00 franchi), SGS (+0,21% a 1874,00 franchi), Swisscom (+0,09% a 565,00 franchi), Syngenta (-0,45% a 335,00 franchi) e Transocean (+1,68% a 13,91 franchi).

Nel mercato allargato anche oggi è arrivata una mitragliata di dati aziendali, che hanno interessato Kuoni (-3,18% a 335,00 franchi), Flughafen Zürich (+1,64% a 711,50 franchi), Forbo (+4,53% a 1107,00 franchi), Komax (-1,34% a 162,50 franchi), Bobst (+4,72% a 35,50 franchi), Swiss Prime Site (+1,01% a 84,85 franchi), Gurit (+0,24% a 420,00 franchi) e Moleculars Partners (+0,43% a 23,10 franchi).

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