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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,43%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso in ribasso una seduta di piccolo cabotaggio. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 8971,40 punti, in flessione dello 0,43% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,44% a 10’188,79 punti.

Archiviata la buona partenza semestrale di ieri, il mercato ha assunto un atteggiamento chiaramente attendista, complice la scarsità di stimoli dovuta anche alla festività negli USA. È tornata a farsi strada la prudenza, sulla scia anche dei test missilistici nordcoreani.

Vi è inoltre chi pronostica un’estate difficile, considerati la forza dell’euro, il lento abbandono delle politiche monetarie espansive e una certa delusione riguardo all’operato del presidente americano Donald Trump.

I listini elvetici si sono mossi poco e pure le variazioni dei 20 titoli principali sono rimaste quasi sempre inferiori al punto percentuale. Ha frenato il listino soprattutto Nestlé (-0,78% a 83,05 franchi), che si è allontanata dai massimi di sempre raggiunti lunedì scorso, mentre si sono difesi un po’ meglio gli altri due pesi massimi difensivi Novartis (-0,31% a 80,35 franchi) e Roche (-0,41% a 245,40 franchi).

Male orientati sono rimasti i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (-1,00% a 23,72 franchi), Adecco (-1,02% a 72,75 franchi), Geberit (-0,67% a 448,00 franchi) e LafargeHolcim (-0,35% a 56,20 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-1,63% a 351,00 franchi) è apparsa più in difficoltà di Richemont (-0,44% a 79,25 franchi).

In ordine sparso hanno chiuso i bancari UBS (-0,48% a 16,71 franchi), Credit Suisse (+0,91% a 14,44 franchi) – favorita da una raccomandazione di Société Générale – e Julius Bär (-0,19% a 51,75 franchi). Scarsa unanimità di veduta è stata offerta pure dagli assicurativi Zurich (-0,04% a 284,60 franchi), Swiss Life (+0,87% a 335,50 franchi) e Swiss Re (+0,28% a 89,40 franchi).

Completano il quadro delle blue chip Givaudan (+0,21% a 1921,00 franchi), Lonza (-0,23% a 212,60 franchi), SGS (-0,26% a 2320,00 franchi), Sika (-0,40% a 6175,00 franchi) e Swisscom (-0,13% a 468,40 franchi).

Nel mercato allargato in evidenza era Clariant (+3,06% a 22,20 franchi), dopo che un grande azionista si è detto contrario alla fusione con Huntsman. Cham Paper (+3,07% a 394,75 franchi) ha presentato risultati provvisori relativi al primo semestre. Idorsia (-3,43% a 19,70 franchi) si è concessa una pausa, dopo essere raddoppiata di valore nelle prime due settimane di quotazione. Gurit (-2,45% a 1154,00 franchi) ha sofferto per un cambiamento di valutazione da parte di Baader Helvea.

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