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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,56%

(Keystone-ATS) Seduta negativa per la borsa svizzera, la quinta consecutiva: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 5871,41 punti (-0,56% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,63% a 5389,91 punti.

Su tutte le piazze del Vecchio Continente hanno tenuto banco oggi i timori sulla solidità finanziaria dei paesi periferici dell’Eurozona e le incertezze sull’innalzamento del tetto del debito negli Stati Uniti. Hanno però anche pesato una serie di trimestrali deludenti.

Sul fronte macroeconomico si segnala in Europa un calo della fiducia nel futuro e negli Usa richieste settimanali di sussidio disoccupazione inferiori al previsto: un dato, quest’ultimo, che ha permesso a Wall Street di aprire in rialzo rimbalzando dalla brutta chiusura di ieri, ma che ha smosso solo parzialmente i mercati europei dal loro scetticismo.

La borsa elvetica ha inanellato quindi un’altra giornata negativa. L’SMI sta ripiegando verso i minimi delle ultime 52 settimane (5813,05 punti il 18 luglio). Dall’inizio dell’anno l’indice ha perso quasi il 10%.

Oggi l’attenzione era concentrata su Credit Suisse (-1,57% a 28,80 franchi), che ha annunciato una contrazione dell’utile trimestrale superiore alle previsioni degli analisti. Hanno recuperato parecchio terreno nel finale gli altri due bancari bancari, UBS (+0,23% a 13,21 franchi) – confrontata negli Usa con una causa da 900 milioni di dollari relativa ai subprime – e Julius Bär (-0,47% a 33,88 franchi). Gli assicurativi Swiss Re (-0,36% a 44,14 franchi) e Zurich (-0,83% a 191,90 franchi) hanno trascorso l’intera giornata in rosso.

In controtendenza si è invece mossa Swatch (+2,57% a 435,20 franchi) che, grazie a un bilancio semestrale risultato migliore delle stime, ha fatto meglio di Richemont (+0,10% a 52,35 franchi). Le perdite hanno interessato i titoli legati alla congiuntura come ABB (-0,82% a 19,37 franchi), Holcim (-1,27% a 54,60 franchi) e Adecco (-0,16% a 48,74 franchi), ma alla corrente generale non si sono sottratti nemmeno i difensivi Nestlé (-0,29% a 51,00 franchi), Novartis (-1,12% a 49,44 franchi) e Roche (-0,62% a 143,40 franchi). Swisscom (+0,53% a 382,50 franchi) è rimasta a lungo – con Swatch – l’unico valore positivo, nel giorno in cui France Télécom ha fatto sapere di voler cedere la controllata elvetica Orange.

Nel mercato allargato tonfo di Logitech (-6,94% a 7,64 franchi), che a sorpresa ha presentato una perdita nei primi sei mesi riducendo le stime sull’insieme dell’esercizio. Sono per contro stati accolti bene i semestrali di Affichage (+2,23% a 151,30 franchi) e Sarasin (+6,11% a 33,85 franchi).

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