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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,73 percento

(Keystone-ATS) Giornata interamente negativa per la borsa svizzera: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 5980,97 punti (-0,73% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,82% a 5495,14 punti.

Sul mercato continua a tenere banco la crisi della zona euro: il tesoro italiano si è visto costretto oggi a pagare interessi record in un’asta per i titoli di stato. A questo fattore di incertezza si è aggiunto ieri sera un aumento della tensione riguardo al debito Usa: di fronte all’impasse che si è creata sull’approvazione parlamentare del bilancio, il presidente della Fed Ben Bernanke ha messo in guardia dal pericolo di un’insolvenza che creerebbe problemi enormi al sistema finanziario e all’economia mondiali. E intanto l’agenzia Moody’s ha fatto sapere che potrebbe abbassare il rating del paese. Tutto questo si è tradotto in nuovi minimi per dollaro ed euro nei confronti del franco.

L’indirizzo generale non è cambiato nemmeno dopo i segnali incoraggianti giunti sul fronte congiunturale: i dati macroeconomici americani relativi alle vendite al dettaglio in giugno e alle richieste settimanali di sussidio disoccupazione si sono rivelati migliori del previsto e anche JPM Morgan Chase ha sorpreso in positivo. Dopo tre sedute al ribasso Wall Street si è quindi orientata verso l’alto, ma le piazze europee non si sono accodate.

In Svizzera fra i singoli titoli in ribasso per tutta la giornata sono rimasti i bancari Credit Suisse (-1,10% a 30,59 franchi), Julius Bär (-1,35% a 33,00 franchi) e UBS (-0,92% a 13,99 franchi): quest’ultimo istituto si appresterebbe a tagliare 5000 impieghi, secondo il Tages-Anzeiger. Per quanto riguarda gli assicurativi dopo una buona partenza Swiss Re (-0,64% a 45,15 franchi) ha perso terreno, scendendo al livello di Zurich (-0,80% a 197,70 franchi).

In negativo si sono mossi i valori maggiormente legati alla congiuntura come ABB (-1,90% a 21,17 franchi), Adecco (-2,18% a 51,50 franchi) e Holcim (-1,95% a 57,75 franchi). Perdite sono segnalate pure nel segmento del lusso, con Swatch (-1,67% a 424,70 franchi) sempre a braccetto di Richemont (-1,35% a 54,65 franchi). Fra i difensivi ha tenuto Nestlé (+0,29% a 51,65 franchi) – unico titolo insieme a Synthes (+0,07% a 147,50 franchi) che non ha ceduto – mentre Novartis (-0,89% a 50,35 franchi) e Roche (-0,59% a 135,90 franchi) sono state trascinate dalla corrente generale.

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