Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,75%
(Keystone-ATS) Un brusco arretramento nel finale porta la borsa svizzera a chiudere in ribasso una seduta che l’ha vista a lungo in territorio positivo. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 10’231,25 punti, in flessione dello 0,75% rispetto a ieri.
Il listino globale SPI ha perso lo 0,67% a 12’746,37 punti.
Il mercato era partito bene sulla scia delle speranze di un rimedio medico contro il coronavirus, di un certo allentamento della tensione nei rapporti fra Stati Uniti e Cina, nonché di alcuni dati congiunturali tedeschi meno negativi del previsto. Nel pomeriggio sono poi però arrivati dagli Usa alcuni parametri macro insoddisfacenti e Wall Street si è orientata verso il rosso, trascinando con sé le piazze europee.
Sul fronte interno sorvegliata speciale era Credit Suisse (-0,69% a 10,11 franchi), che ha annunciato una riorganizzazione delle attività in Svizzera con conseguenti risparmi e che si è mossa non lontano da UBS (-0,45% a 11,14 franchi). Negativi sono apparsi anche gli assicurativi Swiss Re (-0,19% a 74,18 franchi), Swiss Life (-1,07% a 369,10 franchi) e Zurich (-0,26% a 340,20 franchi),
Le ultime indicazioni macroeconomiche globali non hanno favorito i valori particolarmente sensibili ai cicli congiunturali quali ABB (-0,80% a 23,51 franchi), Adecco (-1,86% a 47,96 franchi), LafargeHolcim (-1,43% a 43,39 franchi), Geberit (-0,99% a 521,40 franchi) e Sika (-1,02% a 212,80 franchi). Nel segmento del lusso, Swatch (-0,92% a 194,00 franchi) si è trovata affiancata a Richemont (-0,90% a 59,20 franchi).
Swisscom (-1,70% a 510,00 franchi) ha sofferto per la decisione della Commissione della concorrenza, che ha avviato una indagine sulla banda larga. Ha cercato di limitare i danni Novartis (-0,19% a 78,48 franchi), mentre già più staccati sono apparsi gli altri due pesi massimi difensivi, Nestlé (-0,92% a 109,72 franchi) e Roche (-1,01% a 318,35 franchi).
