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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -1,77%

(Keystone-ATS) Inizio di settimana in netto ribasso per la borsa svizzera: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 7782,35 punti, in flessione dell’1,77% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI ha perso l’1,75% a 8435,82 punti.

Tutti mercati si stanno avvicinando in un clima di forte preoccupazione al referendum della Gran Bretagna sulla permanenza nell’Ue, in programma la prossima settimana. Fonti di incertezza sono anche le sedute della Federal Reserve, mercoledì, e della Banca nazionale svizzera (BNS), il giorno seguente. Venerdì è inoltre la giornata con le scadenze Eurex.

Considerato il quadro poco rassicurante gli investitori tendono a disimpegnarsi. L’SMI ha quindi confermato il trend negativo della settimana scorsa ed è sceso ai minimi dall’inizio di maggio, sebbene nel finale di seduta sia arrivato un certo sostegno da Wall Street, che è apparsa debole ma non troppo negativa. L’indice di volatilità è salito da parte sua ai massimi da febbraio, mentre il corso dell’euro, calato negli ultimi tempi, si è stabilizzando intorno a 1,09 franchi.

Per quanto riguarda i singoli titoli sotto pressione sono rimasti per tutta la giornata i bancari UBS (-2,01% a 13,62 franchi), Credit Suisse (-1,99% a 11,84 franchi) – ai minimi dal 1989 – e Julius Bär (-1,68% a 41,00 franchi). Le vendite del comparto finanziario hanno interessato anche gli assicurativi Zurich (-2,57% a 220,20 franchi), Swiss Re (-2,80% a 81,60 franchi) – che ha sofferto anche per un giudizio di Credit Suisse – e Swiss Life (-1,90% a 232,00 franchi).

Fra i valori più sensibili ai cicli economici è arretrata pesantemente LafargeHolcim (-3,81% a 40,35 franchi), dopo un articolo del Financial Times sull’ampliamento dei programmi di disinvestimento. Male orientati si sono rivelati pure ABB (-1,65% a 19,73 franchi), Adecco (-2,16% a 56,75 franchi) e Geberit (-1,92% a 363,50 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-1,84% a 288,10 franchi) si è mosso in linea con Richemont (-1,37% a 57,65 franchi).

Hanno limitato le perdite SGS (-1,22% a 2097,00 franchi), grazie a una raccomandazione di Kepler Cheuvreux, e Syngenta (-0,15% a 389,30 franchi), che può contare sempre sull’offerta d’acquisto da parte di ChemChina. Non sono sfuggiti alla tendenza generale i pesi massimi difensivi Nestlé (-1,60% a 70,95 franchi), Novartis (-1,51% a 75,10 franchi) e Roche (-2,11% a 245,50 franchi).

Per completare il quadro delle blu chip occorre citare infine Actelion (-2,31% a 156,20 franchi), Givaudan (-1,03% a 1831,00 franchi) e Swisscom (-1,33% a 453,70 franchi).

Nel mercato allargato vendite hanno interessato anche oggi EFG International (-4,58% a 4,17 franchi), che sta rilevando BSI.

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