Borsa svizzera: chiude praticamente in parità, SMI -0,03%

(Keystone-ATS) Chiusura praticamente in parità per la borsa svizzera: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 5766,24 punti (-0,03% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,01% a 5227,52 punti.

Su tutti i mercati lungo l’intera giornata ha tenuto banco, una volta ancora, la crisi del debito europeo: a far tornare il nervosismo, in vista del vertice di domani e dopodomani dei capi di stato e di governo dell’UE, sono state le indiscrezioni di stampa che riferiscono di una contrarietà della Germania a sommare la capacità di finanziamento del fondo salva-stati Efsf con quella del fondo permanente Esm.

Una fonte governativa tedesca si è detta inoltre pessimista riguardo a un possibile esito positivo del summit. Le piazze europee, che pure avevano aperto con solidi rialzi, sono così arretrate, un movimento poi confermato anche dalle prime ore di scambio a Wall Street.

Gli occhi erano inoltre puntati sulla Banca centrale europea, che – sempre secondo alcune voci – domani potrebbe annunciare misure straordinarie per stimolare i prestiti tra le banche e far ripartire il motore economico.

Sul fronte interno hanno vissuto un’ennesima seduta in saliscendi i bancari UBS (-1,05% a 11,35 franchi), Credit Suisse (-1,37% a 22,97 franchi) e Julius Bär (-0,26% a 34,65 franchi), come pure gli assicurativi Swiss Re (-0,83% a 49,12 franchi) e Zurich (-0,05% a 208,60 franchi).

Un po’ più tonici sono apparsi i titoli più legati alla congiuntura come ABB (+0,29% a 17,42 franchi) e Adecco (+1,17% a 39,68 franchi). Non molto lontano dalla parità si sono mossi i difensivi Nestlé (+0,29% a 51,65 franchi), Novartis (+0,20% a 50,35 franchi) e Roche (-0,27% a 148,80).

Nel mercato allargato progressione per BKW (+2,39% a 34,25 franchi), che oggi ha annunciato il taglio di ulteriori 200 posti di lavoro.