Borsa svizzera: chiusura in leggero calo, SMI -0,15%
(Keystone-ATS) Dopo una leggera ripresa nel corso del pomeriggio, gli indici della Borsa svizzera sono tornati definitivamente in territorio negativo: in chiusura l’SMI perde lo 0,15% a 5’700.50 punti, l’SPI lo 0,12% a 5’178.36 punti. La tensione è alta con l’avvicinarsi del vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue, in programma alle 18.00 a Bruxelles, dal quale sono attese risposte decisive alla crisi del debito.
Tra le blue chip i cali maggiori sono di SGS (-1,60% a 1479 franchi), Adecco (-1,55% a 41.30 franchi), Swiss Re (-1,15% a 47.14 franchi) e Givaudan (-1% a 788.50 franchi). I pesi massimi difensivi Nestlé e Novartis hanno ceduto rispettivamente lo 0,39% a 50.80 franchi e lo 0,28% a 49.96 franchi, mentre Roche è salita dello 0,92% a 142.50 franchi. Quanto ai bancari, Credit Suisse ha guadagnato lo 0,12% a 24.35 franchi, Julius Bär lo 0,15% a 34.49 franchi mentre UBS è scesa dello 0,72% a 11.03 franchi.
Nel listino allargato Von Roll lascia sul terreno il 3,93% a 3.18 franchi. Nel corso dei primi nove mesi del 2011 il gruppo industriale zurighese ha visto il suo fatturato calare del 3% a 410 milioni di franchi. A tassi di cambio costanti le vendite hanno tuttavia segnato un incremento del 10%.
Schindler ha ceduto l’1,35% a 102 franchi. Il fabbricante lucernese di ascensori e scale mobili ha registrato nei primi nove mesi un utile netto di 528 milioni di franchi, di fatto lo stesso risultato di dodici mesi prima. Il gruppo ha anche annunciato che intende sopprimere circa 1770 posti di lavoro a livello mondiale. La Svizzera sarà toccata solo marginalmente, le unità di produzione di Ebikon (LU) e Locarno non sono interessate dalla ristrutturazione.
