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Borsa svizzera: effetto Bce di poca durata, SMI -0,21%

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera, partita debole, ha reagito solo temporaneamente al rialzo alla decisione della Banca centrale europea di ridurre il tasso d’interesse di riferimento dallo 0,25% al minimo storico dello 0,15% e di applicare per la prima volta un tasso negativo (-0,1%) sui depositi delle banche presso la Bce, nonché all’annuncio da parte del presidente dell’istituto Mario Draghi di un pacchetto di misure per rilanciare il credito e riportare l’inflazione a una soglia “vicina ma inferiore al 2%”. L’SMI ha così chiuso in calo dello 0,21% a 8’643.28 punti. L’indice allargato SPI ha perso lo 0,13% a 8’536.85 punti.

Tra le blue chip elvetiche in luce Holcim (+2,37% a 82.05 franchi) dopo che la Commissione europea ha dato il suo via libera al rilevamento di attività della concorrente Cemex in Germania. In forte rialzo pure Adecco (+1,69% a 75.35 franchi) e Actelion (+1,63% a 90.50 franchi).

Contrastati i bancari, con il Credit Suisse salito dello 0,63% a 27.05 franchi, Julius Bär dello 0,16% a 38.75 franchi mentre UBS ha ceduto lo 0,22% a 17.81 franchi, così come gli assicurativi, con Swiss Re in progressione dello 0,89% a 79.05 franchi e Zurich in calo dello 0,04% a 265.40 franchi.

Quanto ai pesi massimi difensivi, Roche (+0,11% a 268.40 franchi) ha sostenuto il listino, mentre Nestlé ha perso l’1,00% a 69.50 franchi e Novartis lo 0,32% a 78.95 franchi. Male il lusso con Swatch in flessione dell’1,03% a 529.50 franchi e Richemont dello 0,91% a 92.20 franchi dopo che il patron di Swatch Group, Nick Hayek, ha giudicato improbabile una crescita a due cifre nel 2014.

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