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Borsa svizzera: giornata fortemente negativa, SMI -2,02%

(Keystone-ATS) ZURIGO – Giornata fortemente negativa oggi alla Borsa svizzera, spinta al ribasso sin dalle prime battute dai timori di un rallentamento della congiuntura negli Stati Uniti, dopo la pubblicazione ieri di un rapporto della Fed. Nel pomeriggio i ribassi si sono accentuati, complici le notizie di importanti perdite a Wall Street. Malgrado i risultati semestrali piuttosto positivi registrati da alcune aziende, l’indice dei titoli guida SMI è rimasto in territorio negativo per tutta la seduta, chiudendo in flessione del 2,02%, a 6265,84 punti. L’indice allargato SPI si è fermato a quota 5536,86, in calo del 2,04%.
Fra le blue chip solo Nestlé (-0,19% a 51,40 franchi) è riuscita a mantenersi vicina alla parità, dopo la notizia di dati semestrali che si dimostrano migliori di quelli della concorrenza (di Danone e Unilever in primis). Si tratta di “un’eccellente serie di cifre e un chiaro ritocco verso l’alto delle prospettive”, ha spiegato l’analista della Kepler Jon Cox all’agenzia Reuters. Nestlé riesce a ripercuotere il rincaro delle materie prime sui prezzi di vendita, mentre i concorrenti li devono abbassare, ha aggiunto Cox.
Particolarmente sotto pressione invece i titoli di Adecco (-4,14% a 53,30 franchi), malgrado i buoni dati semestrali resi noti in mattinata. A pesare sono state da un lato le valutazioni della Fed sulla congiuntura USA, spiegano alcuni analisti, e dall’altro l’importante crescita (+13%) fatta registrare dalle azioni del gruppo in sole tre settimane.
Ampiamente in territorio negativo per tutta la seduta anche i ciclici, che soffrono particolarmente per le incertezze congiunturali: Swatch è scesa del 3,25% a 333,60 franchi, Richemont del 3,83% a 39,92 franchi, ABB del 4,26% a 20,24 franchi, mentre Holcim ha fatto registrare una perdita del 3,14% a 66,40 franchi. Male anche i bancari UBS (-4,49% a 17,23 franchi), CS Group (-3,29% a 47,40 franchi) e Julius Baer (-4,32% a 35,40 franchi). Decise perdite pure per SGS (-2,94% a 1452 franchi), Transocean (-5,05% a 56,35 franchi), Swiss Re (-1,79% a 45,07 franchi) e Zurich Financial (-2,05% a 234,50 franchi).
Hanno invece retto meglio i difensivi Swisscom (-0,77% a 385,40 franchi), per alcuni tratti addirittura in territorio positivo, e Roche (-1,18% a 141,80 franchi), dopo l’ottenimento negli Stati Uniti di un’autorizzazione al prolungamento della terapia con il Valcyte, un medicinale prodotto dalla filiale Genentech destinato ai pazienti che hanno subito un trapianto di rene.

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