Borsa svizzera: guadagni assottigliati
(Keystone-ATS) La Borsa svizzera si è mossa in territorio positivo in mattinata, sostenuta dalle speranze di un rapido nuovo intervento della banca centrale americana. Col passare delle ore i guadagni si sono però assottigliati. Alle 11.30 il listino principale segna 6484,52 punti, in crescita dello 0,14%. L’indice allargato SPI è a quota 5992,66 punti (+0,13%).
Ieri Wall Street ha recuperato parte dei ribassi dopo la pubblicazione del verbale della seduta della Federal Reserve, che segnala la possibilità di nuove manovre di stimolo e stamane la Borsa di Tokyo ha terminato col Nikkei in crescita dello 0,51%, malgrado la delusione del dato preliminare Pmi di agosto, che segnala in Cina un’ulteriore frenata dell’economia. Per il pomeriggio sono attesi impulsi da dati congiunturali americani.
Fra i bancari, marcato guadagno per Credit Suisse (+1,74%), sulla scia di un miglioramento del giudizio da parte di Deutsche Bank. In positivo anche UBS (+0,45%), mentre Julius Bär è in flessione (-0,37%). In linea con il listino Zurich Insurance (+0,17%), mentre Swiss Re non registra variazioni.
Le esportazioni dell’orologeria, salite del 15,4% in luglio, hanno spinto al rialzo i titoli del lusso. Richemont cresce dell’1,07%, Swatch Group dello 0,22%. Fra i titoli difensivi di peso, Nestlé dà una mano al mercato con un incremento dello 0,34%, mentre Novartis (-0,60%) e Roche (-0,35%) hanno un impatto negativo.
Nel mercato allargato Kuoni perde il 6,69%. L’agenzia di viaggi ha chiuso il primo semestre nelle cifre rosse: la perdita netta ammonta a 49,8 milioni di franchi (-43,5 nei primi sei mesi 2011). Anche l’utile operativo è di segno negativo: -29,4 milioni (-32,5), Gli specialisti interrogati dall’AWP prevedevano una perdita operativa di 31,4 milioni, ma una perdita netta di “soli” 38,7 milioni.
Valora è pure in ribasso (-4,39%). Il gruppo attivo nel commercio al dettaglio nel primo semestre registrato un utile netto semestrale in calo. Le cifre pubblicate oggi anche in questo caso sono state considerate deludenti.
