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Borsa svizzera: mattinata in calo

(Keystone-ATS) Mattinata negativa per la Borsa svizzera, trascinata al ribasso da Nestlé. Verso le 11.30 il listino principale SMI era a quota 7’946.17, in calo dello 0,38%. L’indice allargato SPI segnava 7’520.19 punti (-0,30%). I mercati sono in attesa dei dati sulla disoccupazione Usa, che potrebbero influire anche sulle scelte della Fed, la banca centrale americana, hanno indicato gli operatori.

Nestlé subisce una contrazione del 2,24%. Il calo è attribuito dagli operatori alla lieve revisione verso il basso delle prospettive di crescita organica per l’intero anno, visto ora al 5%. In precedenza la stima dei vertici era di un +5-6%. I primi commenti degli analisti evidenziano una delusione per quanto riguarda l’evoluzione del giro d’affari. In una conferenza telefonica la responsabile delle finanze di Nestlé Wing Ling Martello ha spiegato la riduzione con il fattore prezzi. Neppure Novartis (-0,22%) e Roche (-0,21%) sostengono il mercato.

Swiss Re registra un calo dello 0,41%. Il riassicuratore nel secondo trimestre ha realizzato un utile netto di 786 milioni di dollari, rispetto agli 83 milioni dello stesso periodo di un anno fa, malgrado i maggiori oneri dovuti alle inondazioni. La compagnia ha fatto meglio delle attese degli analisti interrogati dalla Reuters, che avevano pronosticato un risultato netto i 659 milioni di dollari. I dati pubblicati non hanno tuttavia convinto gli investitori. Secondo gli analisti, il risultato è stato influenzato chiaramente da fattori straordinari.

Zurich, l’altra compagnia assicurativa compresa nello SMI, guadagna lo 0,72%. Le banche sono contrastate con UBS di poco sopra la linea (+0,16%), Credit Suisse in crescita dello 0,47% e Julius Bär in calo marginale (-0,09%).

Adecco, il leader mondiale del lavoro interinale, nel secondo trimestre ha registrato una crescita del 12% dell’utile netto, a 126 milioni di euro. Il risultato operativo, prima di interessi imposte e ammortamenti, è stato di 200 milioni di euro, con un aumento dell’8%. I risultati superano le previsioni e il titolo mette a segno un balzo del 4,24%.

Transocean, il gruppo americano di perforazioni petrolifere in mare, con sede a Zugo, ha registrato nel primo semestre un utile netto di 628 milioni di dollari: nello stesso periodo dello scorso anno aveva avuto una perdita di 294 milioni. L’azione sale dell’1,98%.

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