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Borsa svizzera: mattinata in rosso

(Keystone-ATS) Prima seduta settimanale in sensibile ribasso per la borsa svizzera. Attorno alle 11.15 l’indice principale SMI perdeva l’1,10% a 10’582,63 punti e quello allargato SPI l’1,12% a 12’793,68 punti.

Tutti i mercati europei sono frenati dalla tensione fra Stati Uniti e Iran, scaturita dalla morte in un raid americano del potente generale di Teheran Qasem Soleimani. Fra propositi di vendetta da una parte e nuove minacce del presidente Donald Trump dall’altra, la turbolenta situazione geopolitica in Medio Oriente blocca gli operatori.

Sul fronte interno pochi gli spunti, in un contesto che vede quasi tutte le blue chip in calo. Novartis (-0,98%) ha comunicato di aver finalizzato l’acquisizione della società biotecnologica del New Jersey The Medicines Company, un’operazione da quasi 10 miliardi di dollari. Arretrano anche gli altri pesi massimi difensivi Nestlé (-0,62%) e Roche (-1,23%).

Particolarmente in difficoltà il settore del lusso con Swatch (-2,22%) sulla falsariga di Richemont (-2,30%). Poco meglio i bancari UBS (-1,49%) e Credit Suisse (-1,44%).

L’ambiente fiacco non risparmia nemmeno gli assicurativi Swiss Re (-1,01%), Swiss Life (-1,11%) e Zurich Insurance (-1,42%), mentre gli unici titoli a smarcarsi sono Alcon (+0,32%) e Swisscom (+0,08%).

Nel mercato allargato Sunrise ha reso noto un ulteriore passo del rimpasto della propria direzione, che ha preso avvio dopo le dimissioni del CEO Olaf Swantee venerdì, con Uwe Schiller nominato nuovo direttore finanziario. In controtendenza con la giornata borsistica, l’operatore sta guadagnando il 2,87%.

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