Borsa svizzera: mattinata prosegue in ribasso
(Keystone-ATS) Parte con il piede sul freno la nuova settimana alla Borsa svizzera: alle 11.40 l’indice dei valori guida SMI segnava 9439,55 punti, in flessione dello 0,38% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI era in calo dello 0,34% a 9462,49 punti.
L’attuale pausa non stupisce, considerando che il mercato elvetico la settimana scorsa è salito a un nuovo massimo da quasi otto anni. Per alcuni investitori con la pubblicazione di deludenti dati congiunturali cinesi il momento è apparso favorevole per realizzare i guadagni.
Mancano peraltro nuovi impulsi in grado di far salire ulteriormente i corsi: a questo proposito l’attenzione si sta spostando alla giornata di domani, quando cominceranno a fioccare i primi trimestrali delle banche americane.
Sul fronte interno l’attenzione è concentrata su Holcim (+0,47%), che tiene oggi la sua assemblea generale: sono attese informazioni riguardo alla fusione con Lafarge: gli azionisti saranno chiamati a esprimersi al riguardo solo l’8 maggio.
Sotto pressione è Julius Bär (-1,43%): in un’intervista a un domenicale il presidente della direzione Boris Collardi ha smentito trattative di fusione in corso con Credit Suisse (-0,18%), dopo che voci in tal senso avevano fatto salire il valore del titolo. In negativo è anche UBS (-0,16%), come pure – nel comparto assicurativo – Swiss Re (-0,10%) e Zurich (-1,08%).
Meglio orientata è ABB (+0,43%), mentre incidono negativamente sul listino i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,26%), Novartis (-0,79%) e Roche (-0,75%).
Nel mercato allargato balzo di Goldbach Media (+6,49%) dopo l’annuncio dell’acquisto di una quota del 16,3% da parte di Veraison Capital. Burkhalter (+4,80%) ha pubblicato i dati di bilancio 2014, Bossard (+1,11%) ha informato sull’andamento degli affari nel primo trimestre 2015 e Galenica (+0,17%) ha fatto sapere di aver prolungato il contratto con il presidente Etienne Jornod, rafforzando nel contempo il Cda.
