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Borsa svizzera: orientata al ribasso

(Keystone-ATS) Debole in apertura, capace inizialmente di risollevarsi ma sempre più in difficoltà con il passare delle ore: così si presenta oggi la borsa svizzera. Alle 15.05, l’indice dei valori guida SMI segnava 8045,67 punti (-0,79% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in flessione dello 0,77% a 7665,61 punti.

L’atmosfera generale rimane orientata alla prudenza, anche dopo la pubblicazione del sondaggio Adp sui nuovi posti di lavoro negli Usa, risultati più numerosi del previsto. Il rapporto è considerato importante perché fornisce preziose indicazioni sulle cifre ufficiali relative all’impiego che saranno pubblicate venerdì. Queste sono a loro volta rilevanti nel determinare la politica monetaria della Federal Reserve.

In materia di tassi vi è inoltre grande attesa per la riunione di domani dalla Banca centrale europea: alla luce della ripresa ancora stagnante c’è chi non esclude un ulteriore taglio del costo del denaro.

L’SMI è sceso nel corso della seduta a circa 8025 punti, vale a dire ai livelli di metà ottobre. La performance del mercato dall’inizio dell’anno rimane però ragguardevole, attualmente pari al 18%.

Per quanto riguarda i singoli titoli stanno arretrando rispetto alla mattinata i bancari UBS (-0,06), che sfugge a sanzioni Ue per lo scandalo Libor, e Credit Suisse (-0,83%), mentre a Julius Bär (+0,76%) riesce il rimbalzo dopo le perdite di ieri. Non brillano gli assicurativi Swiss Re (-0,32%) e Zurich (-0,89%).

Vendite sono segnalate sui valori maggiormente sensibili alla congiuntura quali ABB (-0,80%), Adecco (-1,03%), Geberit (-1,23%) e Holcim (-1,17%). Nel segmento del lusso Swatch (-1,30%) e Richemont (-1,12%) sono tornate a ridiscendere la china.

Tutti in negativo si presentano anche i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,62%), Novartis (-0,28%) e Roche (-0,56%). Contiene le perdite la sempre volatile Transocean (-0,35%).

Nel mercato allargato giù Phoenix Mecano (-3,21%), che ha fornito previsioni sull’esercizio 2014, e Bobst (-4,16%), le cui stime per l’anno in corso hanno deluso. Barry Callebaut (+1,88%) approfitta per contro di una raccomandazione di Vontobel.

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