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Borsa svizzera: orientata al ribasso

(Keystone-ATS) Dopo essersi mostrata a lungo incerta la Borsa svizzera sembra essersi orientata al ribasso nel pomeriggio, con gli investitori che guardano con timore agli sviluppi della crisi ucraina. Alle 15.30 l’indice dei valori guida SMI segnava 8389,59 punti (-0,23% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in flessione dello 0,24% a 8277,29 punti.

Al centro dell’attenzione vi sono i titoli bancari, con UBS (+0,66%) che ha presentato risultati trimestrali superiori alle attese e Credit Suisse (-0,80%) che vede pubblicata dalla stampa una nuova stima – fino a 1,6 miliardi di dollari – riguardo alla possibile multa negli Usa.

Nel comparto assicurativo sale Zurich (+0,12%) e cresce l’interesse sui conti di Swiss Re (+0,26%), che saranno pubblicati domani, dopo risultati contrastanti diffusi dai concorrenti AIG e Scor.

Negativi sono i valori maggiormente sensibili alla congiuntura come ABB (-0,05%), Adecco (-0,41%), Geberit (-0,10%) e Holcim (-1,85%): su quest’ultimo titolo pesa l’aumento della perdita trimestrale resa nota oggi dalla società francese – e “promessa sposa” – Lafarge.

Transocean (-1,00%) ha reso noto l’intenzione di scorporare in una filiale le attività nel Mare del Nord. Givaudan (+0,65%) approfitta del buon trimestrale del concorrente Symrise. In ordine sparso si presentano i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,22%), Novartis (+0,45%) e Roche (-0,51%).

Nel mercato allargato hanno informato sull’andamento degli affari Dufry (-1,30%) e Tornos (+4,20%).

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