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Borsa svizzera: oscilla attorno alla parità

(Keystone-ATS) ZURIGO – La Borsa svizzera prosegue la seduta in modo contrastato anche dopo l’apertura lievemente positiva di Wall Street: alle 15:30, l’indice SMI dei titoli guida è in ribasso dello 0,04% a 6’889,45 punti, l’allargato SPI dello 0,03% a quota 6’002’46.
Negli Stati Uniti sono stati pubblicati alcuni dati macroeconomici: l’indice Fed di Filadelfia, che monitora l’attività del comparto manifatturiero nel distretto industriale, è salito a marzo a 18,9 dal 17,6 di febbraio. Il dato è migliore delle previsioni degli analisti che avevano stimato un rialzo a quota 18. Il superindice economico statunitense, che anticipa l’andamento futuro, a febbraio ha inoltre segnato un rialzo mensile dello 0,1% dal +0,3% del mese prima.
Alla Borsa svizzera i titoli più in difficoltà sono quelli di UBS (-1,6%) e Credit Suisse (-1,3%). Secondo gli analisti, l’andamento negativo è da ricondurre a un probabile allentamento del segreto bancario per gli istituti stranieri attivi negli Stati Uniti. Come scrive oggi la NZZ, una legge in tal senso è stata approvata ieri dal Senato americano e dovrebbe essere confermata dal presidente Barack Obama.
Andamento chiaramente positivo, invece, per Swatch Group (+2,2%) e Richemont (+2,2%), galvanizzati dalla fiera Baselworld e dalla crescita delle esportazioni orologiere svizzere, aumentate in febbraio del 14,2% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Nel listino allargato occhi puntati sul gruppo assicurativo Bâloise, che nel 2009 ha realizzato un utile di 421 milioni di franchi, il 9% in più dell’anno precedente. Dato che le attese degli analisti erano superiori, il titolo perde il 4,4%.

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