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Borsa svizzera: pomeriggio al ribasso

(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha virato nel pomeriggio in negativo: alle 15.30 l’indice dei valori guida SMI segnava 5632,36 punti (-0,63% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in flessione dello 0,61% a 5130,26 punti.

Su tutti i mercati con l’abbandono del progetto di referendum in Grecia l’atmosfera era inizialmente migliorata. Ma si è ben lungi dall’euforia: “siamo molto lontani da una soluzione dei problemi”, ha commentato un operatore interpellato dalla Reuters. Molti stanno inoltre chiudendo posizioni, volendo evitare di essere colti di sorpresa nel fine settimana da cattive novità sul fronte ellenico.

Le piazze europee hanno così ricominciato a perdere terreno, anche in seguito all’apertura debole di Wall Strett, che ha mal digerito gli ultimi dati sul mercato del lavoro Usa: il tasso di disoccupazione è sì sceso, ma nel contempo in ottobre sono stati creati meno impieghi di quanto fosse nelle previsioni.

A Zurigo dopo una buona partenza sono scivolati in negativo i bancari UBS (-1,28%), Credit Suisse (-1,74%) e Julius Bär (-2,31%), come pure gli assicurativi Swiss Re (-2,31%) e Zurich (-1,29%). Fra i titoli maggiormente legati alla congiuntura si è sgonfiata ABB (-0,66%), che ha reso noti oggi ambiziosi obiettivi per gli anni fino al 2015; in calo sono ora anche Holcim (-2,61%) e Adecco (-1,44%). Peggiora anche il segmento del lusso, con Swatch (-1,17%) comunque un passo davanti a Richemont (-2,93%). Offrono per contro ancora una certa resistenza i difensivi Nestlé (-0,39%), Novartis (+0,04%) e Roche (-0,14%).

Nel mercato allargato sorvegliate speciali risultano Alpiq (+0,06%), dopo l’annuncio di una ristrutturazione, e StarragHeckert (-4,32%), che ha pubblicato dati dopo nove mesi inferiori alle previsioni degli analisti.

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