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Borsa svizzera: rimane orientata al ribasso

(Keystone-ATS) ZURIGO – La borsa svizzera rimane in territorio negativo, in attesa dell’apertura di Wall Street: alle 15.25 l’indice dei valori guida SMI segnava 6257,36 punti (-0,54% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in flessione dello 0,67% a 5497,85 punti. Sui mercati pesano i timori sulla tenuta dell’euro, cui si sono aggiunte le considerazioni negative espresse dall’agenzia di rating Fitch sul debito pubblico della Gran Bretagna.
In Svizzera l’attenzione è concentrata su UBS (-2,17%), dopo il rifiuto da parte del Consiglio nazionale all’accordo di assistenza amministrativa in materia fiscale fra Berna e Washington. Cali di entità inferiore vengono mostrati dagli altri due principali valori bancari, Credit Suisse (-0,92%) e Julius Bär (-1,11%).
In difficoltà sono pure gli assicurativi Swiss Re (-1,61%), Zurich (-0,64%) e soprattutto Swiss Life (-2,84%), che il 21 giugno dovrà lasciare il suo posto nell’SMI a Transocean (-6,70%), a sua volta sotto pressione per il cambiamento di raccomandazione da parte di una serie di banche.
Fra i difensivi Nestlé è invariata, mentre stanno scivolando all’indietro Novartis (-0,38%) e Roche (-0,88%). Fra i pochi titoli in rialzo va segnalata ABB (+0,42%), che ha annunciato una offerta pubblica di acquisto sulla britannica Chloride.
Nel mercato allargato occhi puntati su Aryzta (+8,32%), dopo la pubblicazione del fatturato nei primi nove mesi e l’annuncio di due acquisizioni, Swissquote (+0,24%), che ha rilevato un concorrente minore, e Burckahrdt Compression (-0,33%), che ha presentato i dati sull’esercizio 2009/2010.

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