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Borsa svizzera: seduta complessivamente negativa, SMI -0,45%

(Keystone-ATS) Dopo un avvio positivo, gli indici della Borsa svizzera sono presto scivolati sotto la parità, e non si sono poi più ripresi. Resta infatti alta sui mercati internazionali l’apprensione per l’atteso accordo sull’innalzamento del tetto del debito degli USA. L’SMI ha chiuso le contrattazioni con una flessione dello 0,45% a 5’990.18 punti, l’SPI dello 0,28% a 5’502.39 punti.

Sul listino principale occhi puntati su UBS (-2,88% a 13.50 franchi). La grande banca ha comunicato oggi di aver realizzato un utile netto di 1,015 miliardi de franchi nel secondo trimestre, meno degli 1,8 miliardi dei tre mesi precedenti e dei 2 miliardi di un anno prima. UBS ha anche fatto sapere che intende comprimere i costi di 1,5 e 2 miliardi di franchi nei prossimi due-tre anni, decisione che comporterà una riduzione degli effettivi. Pesante anche Julius Bär (-1,06% a 34.49 franchi), mentre Credit Suisse – che pubblicherà i risultati giovedì – ha terminato in territorio positivo (+0,64% a 29.84 franchi).

In controtendenza anche Actelion (+3,21% a 42.40 franchi) e Swisscom (+1,17% a 381.70 franchi). Hanno invece perso oltre un punto percentuale, oltre a UBS e Julius Bär, Lonza (-2,01% a 68.10 franchi), Swatch Group (-1,21% a 425 franchi) e Syngenta (-1,09% a 262.20 franchi). Chiusura negativa per i pesi massimi difensivi, con Nestlé in calo dello 0,38% a 51.80 franchi, Novartis dello 0,20% a 50.50 franchi e Roche dello 0,21% a 145,60 franchi.

Nel mercato allargato Weatherford, impresa americana attiva nei servizi nel settore petrolifero ma con sede in Svizzera, ha guadagnato il 9,86% a 17.71 franchi. Nel secondo trimestre ha registrato un giro d’affari di 3,1 miliardi di dollari, in crescita del 25,2% rispetto al periodo corrispondente del 2010. I conti si sono chiusi con un utile netto di 110,1 milioni di dollari, contro un rosso di 47,9 milioni tra aprile e giugno dello scorso anno.

Bene anche Sika, cresciuta del 3,26% a 1931 franchi. Il fabbricante zughese di prodotti chimici per l’edilizia e l’industria ha registrato un utile netto di 113,6 milioni di franchi nel primo semestre, in calo del 24,5% rispetto allo stesso periodo del 2010. Il giro d’affari è invece salito del 6,6% a 2,23 miliardi.

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